Nasce un nuovo centro diurno sanitario per persone con autismo, gestita dalla Fondazione Opera Santa Rita in stretta collaborazione con l’Asl, la struttura si trova in viale Piave 18, è autorizzata ed accreditata 20 utenti adulti (9 di provenienza Asl) ed è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 16,30. E’ la quinta struttura appositamente dedicata a persone con autismo che la Fondazione Opera Santa Rita gestisce sul territorio, operativo dallo scorso 2 aprile, ospita già 10 utenti.
“Abbiamo cominciato nel 1990 con il centro Politano in via Bisori e adesso siamo arrivati alla quinta struttura dedicata a persone con autismo – ha detto Renza Sanesi presidente della Fondazione Opera Santa Rita – le attività che si svolgono nel centro sono destinate a migliorare le autonomie di ogni singolo utente, a fare percorsi di integrazione. Trovandoci all’interno degli spazi dell’oratorio di Sant’Anna la speranza è che, proprio in ottica di un percorso di integrazione, i nostri utenti possano giocare ed interagire con i ragazzi che frequentano l’oratorio”.
L’edificio, di proprietà della Diocesi di Prato, è stato ristrutturato grazie ad un importante investimento economico della Fondazione Opera Santa Rita. Al suo interno ci sono sale per l’apprendimento, sale sensoriali, sale laboratorio e il refettorio, dove gli utenti pranzano e possono cimentarsi in laboratori di cucina.
“Si tratta di un centro molto importante per noi che lavoriamo sul tema della salute mentale, ha aggiunto Giuseppe Cardamone, direttore dell’unità funzionale salute mentale dell’Asl Toscana Centro – perché apre la possibilità di avviare percorsi assistenziali multi professionali per le persone autistiche adulte. Siamo convinti che avrà centralità per tutta l’area di riferimento della nostra azienda sanitaria, per questo vogliamo portarlo avanti in stretta collaborazione con la Fondazione Opera Santa Rita”.
La convenzione prevede percorsi di riabilitazione e cura per persone adulte con autismo in carico alla salute mentale adulti di Prato, dopo valutazione congiunta con gli operatori del centro.
Ogni utente – seguito da un’apposita equipe multidisciplinare – segue un percorso riabilitativo individuale e personalizzato, che prevede anche attività in gruppo. L’obiettivo è la creazione di percorsi riabilitativi per il miglioramento del quadro funzionale fino a percorsi di inclusione sociale e lavorativa . “Il centro testimonia l’impegno non solo dell’Opera Santa Rita, ma soprattutto una grande collaborazione tra il servizio pubblico di Prato e il privato sociale – spiega il direttore della salute mentale Prato 1 Francesco Raimondi – Consideriamo di creare qui un centro di eccellenza in cui i ragazzi, in continuità con quello che già viene fatto al centro Politano, avranno la possibilità di effettuare un percorso riabilitativo condiviso tra struttura pubblica e privata”.
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