Multiutility, Ilaria Bugetti guida il fronte dei sindaci: “Più spazio ai territori nelle scelte strategiche”

E’ toccato a Prato, con la sindaca Ilaria Bugetti, assumersi l’onere e l’onore di guidare i sindaci dei Comuni soci di Alia Multiutility che, nell’assemblea di oggi 23 settembre convocata per illustrare lo stato di avanzamento del progetto e avere dai soci indirizzi futuri, hanno rivendicato per i territori un ruolo di primo piano nel processo di nascita e consolidamento della nuova holding dei servizi, a partire dall’allargamento all’intera regione attraverso processi di aggregazione.
Questo dopo settimane di schermaglie politiche che avevano finito per mettere in un angolo proprio quelli che, alla fine, sono i veri attori, vale a dire i cittadini con i loro rappresentanti liberamente eletti. Ecco, così, la necessità di ribadire un concetto apparentemente scontato ma che, allo stato, rischiava di essere schiacciato nella dinamica tra partiti e Cda: un ruolo di primo piano, quando si parla di Multiutility, deve spettare ai sindaci.
“La Toscana – ha detto Bugetti parlando agli altri sindaci – deve essere volano per la transizione ecologica. Per questo è necessaria l’aggregazione i tutti i territori. Dobbiamo tutelare investimenti, lavoro e bollette”. In altre parole, la Multiutility ha senso solo se le dimensioni sono quelle dell’intera regione e non solo di una parte di essa. E, soprattutto, se a dettare le linee guida sono i Comuni soci, primi rappresentanti dei cittadini.
Il primo atto annunciato da Bugetti è quello della convocazione dei patti parasociali di primo e secondo livello, a partire da quest’ultimo, con i sindaci del Pratese che si ritroveranno entro la settimana. Successivamente toccherà a tutti i sindaci di Comuni soci discutere e presentare le linee di indirizzo per il futuro. A quel punto sarà convocata una nuova assemblea dei soci.
Una proposta, quella di Bugetti, che ha raccolto il consenso trasversale degli altri sindaci, a partire da quella di Firenze Sara Funaro – socia di maggioranza relativa della holding, avendo la percentuale più alta di quote, seguita da Prato – fino a quello di Pistoia Alessandro Tomasi.