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Monumenti storici e cippi commemorativi potranno essere “adottati”. Firmato il protocollo tra Comune di Prato e Associazione 6 settembre


L'elenco, contenente tutti i 51 luoghi, verrà reso pubblico sul sito dell'ente. Bartalini: "Invito rivolto anche ai ragazzi delle scuole". Ecco come fare


Samuela Pagliara


Prendersi cura della storia e delle radici della nostra cultura, adottando un monumento storico dalla prima guerra mondiale fino ad oggi. E’ questa l’iniziativa dal titolo “La cura della Memoria” promossa dal Comune di Prato in collaborazione con l’associazione 6 settembre. Il protocollo, firmato questa mattina nel Palazzo comunale, era stato approvato con l’ultima delibera di giunta e sancisce il rapporto di collaborazione e gestione della manutenzione dei cippi, pietre d’inciampo e monumenti storici all’associazione che ha sede a Figline. Un modo per portare avanti, anche grazie alla partecipazione libera e spontanea di tutti i cittadini, e preservare memorie racconti e testimonianze storiche. Il Comune ha provveduto ad una prima mappatura (anche fotografica) di tutti i 51 monumenti, compilando un documento sullo stato dell’arte. Nei prossimi giorni sul sito dell’ente verrà pubblicato l’intero elenco, chi vuole potrà quindi consultarlo e scegliere di occuparsi di uno o più siti. L’associazione sei settembre si occuperà di guidare i cittadini e di organizzare iniziative e percorsi di sensibilizzazione. L’idea di adottare un monumento si apre soprattutto alle scuole, le classi potranno infatti unire lo studio della storia con il valore del senso civico occupandosi della cura e della gestione di uno dei tanti monumenti presenti sul territorio di Prato.

“L’invito è quello a sentirsi protagonisti- spiega l’assessora alla Memoria Chiara Bartalini-Chi vuole potrà scrivere al gabinetto della sindaca oppure alla segreteria del mio assessorato, dopo un incontro conoscitivo insieme all’associazione il monumento verrà affidato. Si tratta di una collaborazione fattiva e attiva per la memoria. Ci apriamo alle scuole per far rivivere le persone e le storie che animano queste lapidi per farle risplendere, perchè non siano solo nomi che vengono celebrati un paio di volte l’anno ma insegnamenti importanti capaci di segnare il futuro. L’obiettivo è quello di incentivare il senso di cura”.

All’incontro, in rappresentanza del presidente dell’associazione sei settembre Mirko Castellani, era presente il presidente del Circolo 29 Martiri di Figline Stefano Nesi: “Siamo molto soddisfatti di questo nuovo protocollo con il Comune di Prato che riconosce alle associazioni del territorio quella che di fatto è già una presa in carico in maniera affettiva di tutti i monumenti- spiega Nesi- Abbiamo ricostruito il sentiero dei partigiani, ad esempio, e anche iniziato una raccolta fondi per il monumento di Cerreto. Nello specifico ci prenderemo cura del Monumento più importante, ci occuperemo del giardino, dei possibili danneggiamenti, e saremo a disposizione di tutti. Purtroppo sono passati 80 anni dalla liberazione e molte persone che hanno vissuto quel momento ci stanno lasciando, speriamo di essere all’altezza”.

Questa mattina alla firma del documento era presente anche Bruno Becchi, figlio di Vinicio, partigiano pratese ormai scomparso che ha voluto ricordare, a pochi giorni dal 25 aprile, l’importanza del significato della Resistenza.

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