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Montepiano ancora “orfana” del lago Fiorenzo: le piogge primaverili hanno rallentato il cantiere che solo ora è ripartito


Il cronoprogramma prevedeva l'inaugurazione in tempo per la stagione estiva ma la normativa prevede che non si possa superare il 20% di umidità del suolo prima dell’avvio delle operazioni di movimentazione della terra


Alessandra Agrati


Doveva tornare a nuova vita per l’estate, ma il Lago Fiorenzo di Montepiano dovrà ancora aspettare. Le abbondanti piogge primaverili hanno rallentato i lavori alterando il cronoprogramma che prevedeva l’inaugurazione per la stagione turistica. Il cantiere è stato frenato dall’umidità del terreno, che per normativa non può superare il 20% prima dell’avvio delle operazioni di movimentazione della terra. “Purtroppo il meteo non ci è stato d’aiuto con le abbondanti piogge primaverili – ha dichiarato la sindaca Maria Lucarini – speriamo che ora la stagione migliori e si possa lavorare con continuità”.

In questi giorni sono in corso carotaggi per verificare le condizioni della terra. Se il caldo delle ultime settimane avrà effettivamente ridotto l’umidità, si potrà procedere con lo scavo per dare la giusta profondità, operazione che dovrebbe durare circa due settimane, per poi passare al riempimento del bacino.

Montepiano è orfana del lago Fiorenzo dal 10 dicembre 2017, quando il cedimento di una sponda, causato da violente piogge, ne provocò il completo svuotamento. Da allora è iniziata una lunga e complessa ricerca di finanziamenti che ha portato all’assegnazione di circa 3 milioni e 100 mila euro: 990 mila dal Ministero dell’Interno per la messa in sicurezza del territorio e il restante finanziato attraverso il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.

I lavori, avviati nel 2022, sono stati suddivisi in più fasi. Il primo lotto ha riguardato la demolizione e la ricostruzione della traversa, oltre al completamento dell’opera idraulica e delle arginature laterali. Il secondo lotto, invece, prevede interventi complementari di messa in sicurezza, la risagomatura e la sistemazione idraulica del torrente Setta. Un’opera imponente che comporta lo spostamento di circa 27 mila metri cubi di terreno, utile anche alla sistemazione dell’area circostante e alla futura realizzazione di nuove infrastrutture: un parcheggio nei pressi della Badia, una rotonda all’ingresso del paese e altri lavori di riqualificazione. Intanto residenti commercianti e villeggianti sperano in una inaugurazione in tempi rapidi, priama della stagione turistica che però sta per iniziare.

aa

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(N° 4 del 14/02/2009)
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Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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