Grande partecipazione da parte dei cittadini montemurlesi all’assemblea pubblica sulla gestione e il drenaggio delle acque meteoriche e sul rischio idrogeologico e, in generale, sul post alluvione. In centinaia, con ancora negli occhi le immagini dell’alluvione di un anno fa e del nubifragio del mese scorso, hanno riempito il salone della Misericordia di Oste per una serata al’insegna della partecipazione. Numerosi gli interventi costruittivi, tra i presenti anche il Comitato di Bagnolo per l’alluvione. All’interno del salone anche il presidente di Publiacqua Nicola Perini e il suo direttore Cristiano Agostini che hanno proposto di estendere l’iniziativa ogni lunedì del mese alle ore 19, a partire dal prossimo 4 novembre. Il primo cittadino Simone Calamai ha spiegato: “Sono tre gli aspetti fondamentali alla base del lavoro da portare avanti. Centrale la collaborazione tra enti: l’acqua non ha confini amministrativi e a livello nazionale c’è una accentuata frammentazione di competenze che- conclude Calamai- richiede un lavoro sinergico. L’altro aspetto è quello delle risorse che devono essere trovate. Le necessità del “piano di ricostruzione post alluvione”, elaborato dalla Regione sulla base delle richieste dei vari enti, a livello regionale ammonta a oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro ma al momento le uniche risorse arrivate sono i 67,8 milioni di euro dell’Unione europea”. Infine, c’è il tema della semplificazione. Quello attuale, per Calamai, è un sistema troppo complesso e farraginoso, basti pensare al tema dei risarcimenti, dell’immediato sostegno e delle difficoltà riscontrate da tanti cittadini. Il direttore Agostini ha messo in evidenza le criticità presenti, ha proposto possibili soluzioni tecniche per alcune situazioni, come l’intersezione tra via Oste e via 2 Giugno, ma anche ha evidenziato la necessità di un grande lavoro a livello strutturale su tutto il territorio per attuare il quale saranno importanti le risposte che arriveranno dallo studio di medio periodo, autorizzato da Ait, sul sistema idraulico montemurlese e le sue interconnessioni”. Intanto, il presidente di Publiacqua, Nicola Perini: “Sulla gestione delle acque meteoriche e delle acque superficiali sono tanti i soggetti competenti ma ora l’obiettivo è dare risposte. Noi dobbiamo risolvere i problemi e gli eventi che si sono verificati su questo territorio richiedono un impegno collettivo importante– ha detto Nicola Perini, presidente di Publiacqua – Noi, assieme all’Autorità Idrica Toscana, stiamo verificando su questo fronte quali sono le aree più o meno fragili del territorio”
.