Minacce di morte alla ex suocera, continue offese, danneggiamenti all’abitazione, valanghe di telefonate e messaggi minatori (in nemmeno venti giorni qualcosa come 2.500) e la promessa di farla pagare se non si fosse decisa a rivelare il nuovo indirizzo della sua ex. Finito sul banco degli imputati con l’accusa di atti persecutori e difeso dall’avvocato Michele Nigro, un 28enne di origine albanese è stato condannato a un anno e 6 mesi al termine del processo con rito abbreviato che si è celebrato davanti al giudice delle udienze preliminari del tribunale di Prato. Nella sentenza anche il pagamento di una provvisionale alla parte civile, assistita dall’avvocato Alessandra Artese.
I fatti risalgono alla primavera-estate dello scorso anno. L’uomo, già al centro di un procedimento per maltrattamenti nei confronti della ex e destinatario del divieto di avvicinamento, cerca in tutti i modi di sapere il nuovo indirizzo della donna e inizia una vera e propria persecuzione nei confronti della ex suocera. Una persecuzione senza sosta come hanno ricostruito le indagini. Diversi gli episodi finiti nel fascicolo: minacce di morte, la minaccia di dare fuoco alla loro abitazione, danneggiamenti al portone di casa, la cassetta della posta sfasciata un paio di volte e, in un incontro che doveva essere di chiarimento, ancora intemperanze verbali sia contro la donna che contro una vicina arrivata in soccorso. Una situazione pesante che, col passare del tempo, ha provocato un profondo stato di ansia nella vittima che le minacce potessero trasformarsi in realtà.
Il 28enne non ha chiuso tutti i conti con la giustizia: il procedimento per i maltrattamenti alla ex è infatti ancora in corso.
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