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Migliaia alla sfilata del Toscana Pride con la marea arcobaleno che attraversa la città. Ma è polemica per il no all’associazione ebraica


Il corteo festoso con dieci carri è partito da piazza del Mercato Nuovo e si è concluso in piazza delle Carceri. Gli organizzatori hanno chiesto a Keshet Italia di non portare la loro bandiera con la stella di David


Claudio Vannacci


La marea arcobaleno del Toscana Pride si è messa in moto da piazza del Mercato Nuovo e ha attraversato tutto il centro della città con la conclusione in piazza delle Carceri. Sono stati migliaia i partecipanti – trentamila secondo gli organizzatori – che si sono dati appuntamento in piazza del Mercato Nuovo da dove hanno preso le mosse i dieci carri che compongono la sfilata. Tanti colori e tanta allegria a fare da accompagnamento all’evento, ospitato per la prima volta da Prato. E tante anche le persone che hanno assistito alla sfilata e, magari, si sono aggiunte strada facendo, ingrossando la fila multicolore e festante.


Non è mancata, però, una polemica per la decisione degli organizzatori di chiedere all’associazione Keshet Italia – gruppo ebraico LGBTQIA+ – di non partecipare alla manifestazione con la propria bandiera arcobaleno recante la Stella di David, per evitare possibili tensioni.

Era già successo lo scorso anno al Pride di Roma ma la richiesta ha provocato l’immediata presa di posizione, tra gli altri, di +Europa, Azione e Psi: “Comprendiamo che il clima internazionale sia segnato da forti divisioni, a causa anche del conflitto in corso a Gaza – si legge in una nota -. Ma proprio per questo, è fondamentale ribadire con chiarezza che i Pride non sono il luogo della censura identitaria o delle esclusioni, bensì spazi di libertà, autodeterminazione e visibilità per tutte e tutti. È importante sottolineare che non si tratta della bandiera di Israele, ma di un simbolo che unisce l’orgoglio LGBTQ+ all’identità ebraica. Chiedere di nasconderlo significa, nei fatti, negare il diritto di esistere pienamente e visibilmente a una parte della comunità”.


Tornando alla sfilata, il corteo è aperto da uno striscione con su scritto il motto di questa edizione: “Abbattiamo i muri. Tessiamo futuri”. Il documento politico tocca numerosi temi: affettività e famiglie, contrasto alle discriminazioni, educazione alle differenze, salute, prevenzione e benessere, autodeterminazione, lavoro, diritti umani e diritti queer nel mondo, territori, ambiente e sostenibilità.

Numerosi i rappresentanti istituzionali dei Comuni non solo della provincia. Presenti anche le assessore regionali Alessandra Nardini e Serena Spinelli. “Un fiume arcobaleno ha attraversato oggi le strade di Prato – dice Spinelli –  contro ogni forma di discriminazione, per la Toscana di tutte e di tutti. È stato bello esserci, in mezzo a tante persone, colori, esperienze, identità diverse che insieme costruiscono una comunità più giusta e più libera”.

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani non è mancato all’appuntamento: “Sono qui, insieme alla comunità arcobaleno per ribadire l’impegno della Toscana per l’affermazione dei diritti e il rispetto di tutte e di tutti”, ha affermato Giani, sottolineando la presenza del Gonfalone della Regione, “segno – ha aggiunto il presidente – dell’adesione ufficiale dell’ente a questo importante appuntamento che testimonia la vitalità politica e sociale del nostro tessuto democratico”.

“La marea arcobaleno che ha invaso la città – spiegano gli organizzatori – è la risposta migliore che la comunità queer toscana potesse dare a chi semina odio e ostacola il cammino dei diritti. Continueremo a scegliere città toscane in cui c’è bisogno di Pride, dove è ancora difficile per le persone LGBTQIA+* essere out senza subire conseguenze a casa, a scuola, sul lavoro. Sappiamo che i Pride servono anche a questo: sono uno spazio sicuro e di libertà per chi non ha voce, ha paura e si sente sbagliata. I Pride sono giornate dell’orgoglio e della visibilità, ma anche di rivendicazione e di protesta per affermare il diritto al dissenso”.

Edizioni locali: Prato

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(N° 4 del 14/02/2009)
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Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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