E’ partito dal Politeama Pratese il percorso “Meno rischio in Toscana. Nuove soluzioni per alluvioni e frane” promosso dalla Regione Toscana con l’obiettivo di formare e sensibilizzare istituzioni, tecnici e cittadini sulla prevenzione e gestione del rischio idraulico ed idrogeologico. Questa mattina, mercoledì 12 marzo, oltre cinquecento persone tra volontari, esperti e amministratori si sono confrontati in un ampio dialogo aperto a tutti per trattare i temi legati all’ambiente e al cambiamento climatico. L’iniziativa punta a diffondere le informazioni scientifiche utili a promuovere comportamenti responsabili, progettazioni consapevoli e mitigazione dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici. Per farlo la Regione ha deciso di partire da Prato, città duramente colpita dall’alluvione nel 2023, e di continuare attraverso webinar online fino al prossimo giugno. L’intero percorso coinvolgerà in dieci tappe totali associazioni, scuole, comuni ma anche ordini professionali come quello dei geometri, degli architetti, dei geologi, ma anche dei giornalisti. Un’occasione importante per approfondire, insieme a tutte le associazioni di Protezione Civile regionale che operano nelle situazioni di emergenza come in quelle di prevenzione, per fare il punto anche sui comportamenti più corretti da tenere. All’evento era presente il presidente della regione Eugenio Giani, l’assessora regionale alla protezione civile Monia Monni, la sindaca di Prato Ilaria Bugetti e il presidente della provincia Simone Calamai. A seguire, il convegno si è arricchito con i contributi e gli approfondimenti tecnici di Daniele Bignami, della Fondazione Politecnico di Milano; Marcello Brugioni, della Fondazione Politecnico di Milano; Nicola Casagli, del Centro per la Protezione Civile Università degli Studi di Firenze; Fabio Castelli, del Centro per la Protezione Civile Università degli Studi di Firenze; Bernardo Gozzini, del Consorzio LaMMA; Bernardo Mazzanti, dirigente del settore Protezione Civile della Regione Toscana; Giovanni Menduni, della Fondazione Politecnico di Milano, Enio Paris e Fabio Zappalorti dell’Associazione Nazionale Consorzi territorio e acque irrigue-Toscana.
“E’ un momento importante, ringrazio la Regione per aver scelto la nostra città- il commento della sindaca Ilaria Bugetti– La Protezione civile non la si costruisce solo in un momento di difficoltà ma anche in tempo di pace, quindi è una formazione che avviene tutto l’anno perché quando arriva l’evento si possa essere pronti e qualificati. Ringrazio per questo tutti gli operatori, lo abbiamo visto, sono fondamentali. Dobbiamo lavorare sulla prevenzione, abbiamo bisogno dei fondi del Governo ma come Comune, intanto, abbiamo deciso di dare un indirizzo decidendo di destinare le risorse dei permessi a costruire per operazioni a contrasto del rischio idrogeologico”.
“Con questo percorso – ha spiegato l’assessora regionale all’ambiente ed alla difesa del suolo Monia Monni – la Regione prova a mettere nella ‘cassetta degli attrezzi’ di chi opera nei settori dell’urbanistica, della prevenzione e della gestione dell’emergenza gli strumenti giusti per aumentare la sicurezza delle nostre comunità. Per farlo abbiamo coinvolto un gruppo di professionisti di chiara fama e di docenti universitari, che attraverso una serie di webinar mirati potranno diffondere le corrette informazioni. I Comuni che parteciperanno a tutti gli incontri avranno vantaggi nei nostri bandi. Inoltre tutti i partecipanti riceveranno un attestato corredato di un logo realizzato grazie al coinvolgimento delle scuole”. “Oggi – aggiunge Monni – siamo di fronte ad una realtà climatica più dura rispetto a quanto eravamo abituati a gestire, per questo per ridurre il rischio idraulico e idrogeologico occorre progettare opere che superano quanto previsto dalle norme e dai piani di settore. Dobbiamo andare oltre e farci trovare preparati. E questa preparazione riguarda anche l’urbanistica, l’uso dei suoli, la conoscenza da parte dei cittadini dei piani comunali di Protezione civile. Riguarda la corretta informazione, fatta dai giornalisti, e la formazione delle giovani generazioni, che coinvolgeremo con un percorso specifico aperto a tutte le scuole secondarie della Toscana. Saranno proprio gli studenti a disegnare il logo che caratterizzerà gli attestati che saranno consegnati ai partecipanti alla fine dell’iter”.
“La Toscana è un territorio bellissimo ma fragile dal punto di vista idraulico e idrogeologico – ha ricordato la Presidente di Anci Toscana Susanna Cenni – Il percorso di “Meno rischio in Toscana” si snoderà da marzo a giugno e vedrà altri eventi nei quali saranno trattati argomenti di specifico interesse tecnico come la progettazione opere idrauliche in relazione ai cambiamenti climatici (evento del 27 marzo), il rischio di collasso arginale (3 aprile), suscettibilità al danno da alluvione (17 aprile) e alluvione (8 maggio), la pianificazione urbanistica e cambiamenti climatici (22 maggio), la manutenzione dei corsi d’acqua in relazione ai cambiamenti climatici. A maggio si terranno inoltre due incontri più specifici, un webinar dedicato al sistema di Protezione civile in relazione all’emergenza meteo, rivolto a sindaci e tecnici, ed un seminario per giornalisti incentrato sugli strumenti per migliorare l’informazione riguardo a frane e alluvioni.
Al termine del percorso i partecipanti riceveranno un attestato ufficiale, che consentirà a chi lo riceve di utilizzare il logo dell’iniziativa e identificarsi come Ente formato sul tema del rischio da frane e alluvioni. Gli attestati saranno consegnati nel corso di un evento conclusivo che si terrà a Firenze il 16 giugno, presso il teatro della Compagnia di via Cavour.
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