“Denunce penali ed altre azioni legali contro il nostro sindacato per quello che viene definito ‘un abuso’. È questa la risposta che abbiamo ricevuto alla richiesta di incontro inviata ai proprietari dei capannoni di Toscana in merito al memoriale per le vittime della strage della confezione Teresa Moda, inaugurato il primo maggio”. È quanto fa sapere Sudd Cobas, il sindacato autonomo che si batte contro lo sfruttamento dei lavoratori e che da una ventina di giorni presidia giorno e notte il memoriale già distrutto una volta, poche ore prima dell’inaugurazione. “Abbiamo provato a richiamare i proprietari al riconoscimento del valore sociale di quella targa che ha preso il posto di una piccola discarica, ma a quanto pare ciò dà fastidio”. Sudd Cobas ribadisce l’impegno a difendere il memoriale dedicato ai sette operai morti il primo dicembre 2023 nell’incendio della confezione Teresa Moda: “Siamo abituati a dormire in strada – dicono gli attivisti – in via Toscana, in questi giorni, si sono dati il cambio centinaia di operai che sono impegnati anche negli scioperi e nei presidio contro lo sfruttamento”. L’area su cui è stato costruito il memoriale è un insieme di capannoni, tra I quali quello teatro della tragedia. “Non si può negare agli operai di ricordare altri operai morti. Siamo qui anche per dire ai cinesi che Sudd Cobas è con loro, che la battaglia contro lo sfruttamento è per tutti. Uniamoci perché non succeda mai più”. Dal sindacato anche una ulteriore sottolineatura: “Qui poco e nulla è cambiato. E’ assordante è il silenzio della politica per qualcosa che riguarda così intimamente questa città e la sua memoria. Speriamo che i proprietari facciano un passo indietro e speriamo che la politica ed il Comune si facciano avanti a sostengno dell’uso e del valore pubblico e sociale di quello spazio. Noi siamo e stiamo qui”.
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