Sarà Massimo Chiarugi, deus ex machina del circolo di Viaccia nonché ex vicepresidente Arci, a guidare il consiglio di amministrazione del Museo della Deportazione e della Resistenza di Figline. Un incarico “ponte” il suo, come quello di tutto il Cda, rinnovato ieri sera 26 novembre, in attesa del passaggio al nuovo ente regionale che vedrà la luce la prossima primavera, in forza dell’accordo siglato nel 2019 tra Regione, Comune di Prato, Comune di Firenze e Aned nazionale. Proprio in vista di questo delicato momento, che cambierà la governance del Museo, è stato necessario rinnovare – anche se per pochi mesi – il Cda che era scaduto. Il nuovo Consiglio avrà quindi pieni poteri per gestire la fase di traghettamento.
La nomina di Chiarugi è in quota Comune di Prato, così come quella della consigliera Giulia Anichini. Il ruolo di vicepresidente, che viene indicato da Aned, sarà ricoperto da Diego Clemente. Ecco il resto del Cda, che presterà la propria opera a titolo gratuito: Enrico Fink (indicato dalla Comunità ebraica Firenze); Angela Riviello (Anpi); Ambra Giorgi (Associazione gemellaggio); Luciana Brandi (Comune di Vaiano); Marco Saccardi (Comune di Vernio); Maurizio Chiti (Cantagallo); Matteo Bonfanti (Poggio a Caiano); Maria Cristina Monni (Carmignano; Valentina Vespi (Montemurlo) e Luana Grossi (Provincia).
Al momento non sarà assegnato il ruolo di direttore, vacante dal pensionamento di Camilla Brunelli. E’ stato deciso di non fare un bando per un incarico che durerà solo pochi mesi, visto che il nuovo ente dovrà poi farne uno nuovo. Per mandare avanti le attività della Fondazione è stato scelto di nominare un consulente speciale nella figura di Luca Bravi.
Intanto, come primo atto in vista del rafforzamento del ruolo della Regione, recentemente è stata approvata una legge regionale in cui si prevede un contributo strutturale di 90mila euro annui a favore del Museo, la cui sede resterà a Figline.
Massimo Chiarugi nominato presidente del Museo della Deportazione e della Resistenza. Rinnovato il cda in attesa del passaggio al nuovo ente
Lo storico volontario del circolo di Viaccia dovrà gestire la fase di passaggio decisa con l'accordo siglato tra Regione, Aned e i Comuni di Prato e Firenze che porterà ad una nuova governance
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