“All’Istituto Gramsci-Keynes di Prato le iscrizioni per l’anno scolastico 2025/2026 si sono chiuse da mesi. Le famiglie hanno fatto una scelta consapevole, fidandosi della qualità dell’offerta formativa e del prestigio dell’istituto. Eppure, a oggi, nessuno è in grado di dire se tutti gli studenti iscritti avranno un’aula dove cominciare l’anno”. A dirlo è il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia, e capogruppo in Consiglio comunale a Prato, Tommaso Cocci.
“Secondo le stime della scuola – prosegue Cocci -, a settembre mancheranno almeno nove aule didattiche. Non si tratta di un’emergenza improvvisa, ma di una criticità prevedibile, più volte segnalata e ignorata. Ci sono quasi 2.000 studenti in questo istituto. È una realtà che forma, che funziona, che chiede solo di essere messa nelle condizioni di lavorare. Ma serve programmazione, non silenzio. È maggio, e ancora non sappiamo dove siederanno decine di ragazzi. È inaccettabile”.
Cocci punta poi il dito contro la Provincia: ” “La crescita dell’istituto – dice – con l’aumento costante delle iscrizioni, è stata gestita senza visione, lasciando alla scuola il peso dell’adattamento. A oggi, manca una vera risposta su spazi, aule, personale tecnico e strutture sportive”.
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