Luca Tescaroli, 59 anni, è il nuovo procuratore della Repubblica di Prato. Oggi, mercoledì 10 luglio, l’insediamento ufficiale con il giuramento davanti al presidente del tribunale, Francesco Gratteri, e alla presenza del sostituto Laura Canovai, che per un anno, cioè dal pensionamento di Giuseppe Nicolosi, ha guidato la procura pratese nella veste di procuratore facente funzione. Luca Tescaroli arriva da Firenze dove, negli ultimi anni, ha fatto parte della Direzione distrettuale antimafia. Un curriculum di tutto rispetto quello del nuovo procuratore di Prato che ha lavorato ad inchieste importantissime tra le quali, per citarne una molto recente, quella sulla sparizione della piccola Kata. Il posto lasciato vacante da Nicolosi, anche lui validissimo magistrato di prima linea e con anni di impegno in seno alla Dda, viene dunque riempito. Il nome di Tescaroli è comparso frequentemente sulle cronache pratesi delle ultime settimane: insieme ad altri colleghi, infatti, è titolare dell’inchiesta che ha portato agli arresti del comandante della Compagnia dei carabinieri di Prato, Sergio Turini, e dell’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, ad del Gruppo Colle.
Al giuramento, nell’aula Galli Alessandrini, presenti magistrati, funzionari e personale amministrativo della procura, giudici, polizia giudiziaria, vertici delle forze dell’ordine e una rappresentanza dell’avvocatura. L’ingresso di Tescaroli è segnato dagli ormai datati problemi di organico che affliggono la giustizia pratese. “Da settembre – ha detto il presidente Gratteri – per la sezione penale si aprirà un periodo di seria difficolta: sarà possibile formare un solo collegio e per le udienze monocratiche i giudici saranno solo quattro. Di questo il procuratore dovrà tenere conto”.
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