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L’Opera Santa Rita compie 90 anni e annuncia l’apertura di due nuove strutture nel 2025


Per celebrare l'importante traguardo sono stati invitati anche tutti coloro che hanno contribuito negli anni alle attività di sostegno ai più fragili. Il prossimo anno vedranno la luce due progetti dedicati a minori e ragazzi adolescenti


Samuela Pagliara


Una storia iniziata nel 1934 con la fondazione dell’Istituto Santa Rita, Virginia Frosini, per oltre trent’anni impegnata nell’assistenza dei minori abbandonati o in difficoltà. Dall’autunno di quell’anno, quando era dirigente delle donne di Azione Cattolica di Prato, organizzò un oratorio per i ragazzi del quartiere di San Fabiano, il più povero della città. L’anno dopo, su richiesta del commissario di Pubblica sicurezza, prese in affitto una piccola casa in via San Silvestro per ospitare all’interno una ragazza madre e il suo bambino di pochi mesi. E’ nato così uno degli Istituti punto cardine dell’accoglienza e del sostegno ai più fragili, una vera e propria istituzione cittadina che negli anni è cresciuta e si è arricchita insieme ai bisogni della città e della società. Oggi la Fondazione Opera Santa Rita conta oltre 250 dipendenti e assiste annualmente più di mille ospiti. Il prossimo 2025 per la Fondazione sarà un anno importante durante il quale vedranno la luce due nuovi progetti: l’apertura di Casa Edoardo (una struttura di supporto e sostegno agli adolescenti), e la comunità per minori di Vaiano, che ospiterà 10 ragazzi. Per celebrare l’importante traguardo dei 90 anni e ripercorrerne la storia, la Fondazione ha organizzato un momento di festa insieme a tutti coloro che hanno contribuito negli anni alle attività. “Una festa fatta in casa con chi ha fatto e sta facendo un pezzo di strada insieme a noi. Il Santa Rita rappresenta una delle tante risposte di cui la città ha bisogno. Una risposta colma di servizi, di attività di accoglienza e di supporto ai più fragili. Negli anni c’è stato un crescendo di richieste che sono nate dai bisogni, cambiati nel tempo. In base a questi bisogni abbiamo cercato di dare risposte diversificate, sempre in sintonia con la pubblica amministrazione” ha detto la presidente della Fondazione Opera Santa Rita Renza Sanesi, che ha ricordato i presidenti che l’hanno preceduta: Virginia Frosini, Roberto Faggi e Roberto Macrì. Al momento di ricorrenza ha partecipato anche il vescovo di Prato Giovanni Nerbini, che ha aggiunto: “L’importanza del Santa Rita è legata all’attenzione che rivolge a tutte quelle fasce di persone che normalmente non troverebbero un’attenzione e una risposta così efficace ai loro grandi problemi. Il lavoro che svolge il Santa Rita è insostituibile”. Presente all’evento anche la sindaca di Prato Ilaria Bugetti che ha portato il suo saluto: “90 anni di sostegno ai fragili, agli ultimi, a chi è in difficoltà. Non solo per aiutare e assistere, ma anche per dare l’opportunità di ricominciare. Prima da soli, poi con gli altri imparando a fare rete perché insieme è più facile tutto, soprattutto rispondere a problemi complessi come quelli sociali. Tutto questo è il Santa Rita. Un vanto per la città e una certezza in più per chi ha l’onore di amministrarla” ha detto.

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(N° 4 del 14/02/2009)
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Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
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