Avviata a metà novembre, ha superato quota 10mila euro. È la campagna “Adotta uno scaffale!” con cui l’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” odv sta raccogliendo fondi per finanziare il trasferimento, la ristrutturazione e l’arredo della nuova sede, collocata, sempre a Prato, ma in via Franchi 17. In cambio di un sostegno economico, l’Issp offre un ricordo tangibile del donatore che durerà nel tempo. Con una donazione di 100 euro, ad esempio, il suo nome sarà applicato su uno scaffale, con mille su un mobile intero; 2.000 per un tavolo con sedie; 20.000 per un locale della nuova sede. Essendo delle donazioni, il 19% della cifra è detraibile dalla dichiarazione dei redditi. Il sostegno può essere effettuato con bonifico bancario sul conto corrente dell’Issp presso Intesa Sanpaolo, sede di Prato, Iban IT 09A0 3069 2153 1100 0000 04941. Causale: iniziativa “Uno scaffale per l’Istituto”.
“È un’iniziativa in cui crediamo e che sta dando i risultati sperati, anche se per ora siamo lontani dalla cifra necessaria – commenta il direttore, Bruno Crevato Selvaggi -. Confidiamo nella generosità di tutti, a cominciare dai collezionisti, dagli studiosi del settore e dai soci, affinché diano una mano concreta a una realtà che da oltre quarant’anni fa cultura specializzata. Offrendo, tra l’altro, tanti documenti, riviste ufficiali, circolari, pubblicazioni, foto scaricabili gratuitamente dal proprio sito. Cui si aggiungono, in consultazione, 13mila volumi, periodici di 1.200 testate, 400mila documenti riguardanti la Direzione superiore della posta militare, 20 metri lineari di archivio riferito alla storia postale, 16.500 pubblicazioni commerciali, senza contare la collezione d’oggettistica specializzata che intendiamo valorizzare”.
L’attuale sede dell’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi”, organizzazione di volontariato nata nel 1982, è nello storico palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 37. Diverse le attività che propone nel settore postale e delle comunicazioni, fra cui: le ricerche archivistiche e bibliografiche, l’organizzazione di convegni e incontri con studiosi e accademici, gli annuali “Colloqui di storia postale”, i corsi di specializzazione, la pubblicazione dei “Quaderni di storia postale” e della rivista semestrale “Archivio per la storia postale – Comunicazioni e società”. Tra i suoi compiti, la conservazione dell’archivio proveniente dalla Direzione superiore della posta militare, che accoglie 400mila documenti originali riguardanti il XX secolo e che già ha fornito materiale per le pubblicazioni edite dall’ufficio storico dello Stato maggiore dell’Esercito.
In più, un archivio di storia postale con diversi fondi, la gestione di una biblioteca-archivio ricca di oltre 16mila volumi e opuscoli, cui si aggiunge l’emeroteca di 1.200 testate; entrambe sono consultabili su appuntamento dal lunedì al venerdì, con cataloghi pure on-line. Non vanno dimenticate le 1.800 collezioni presenti sul sito.
Per il lavoro l’Istituto si avvale del sostegno dei propri soci; gli iscritti, un centinaio, ricevono gratuitamente la rivista dell’Issp.
L’Istituto di studi storici postali Aldo Cecchi cambia sede e lancia la campagna di crowdfunding “Adotta una scaffale”
L'importante istituzione è attualmente ospitata nello storico Palazzo Datini ma ha bisogno di nuovi spazi per accogliere il suo ricco patrimonio composto, tra le altre cose, da 13mila volumi, periodici di 1.200 testate e 400mila documenti riguardanti la Direzione superiore della posta militare
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