Anche l’Interporto di Prato è stato inserito all’interno della Zona Logistica Semplificata Toscana. L’ufficialità è arrivata a seguito dell’approvazione del decreto istitutivo del Consiglio dei Ministri. Un atto che conclude un iter avviato nel 2020. La Zls Toscana comprende anche le 4 aree portuali della Costa (Livorno, Piombino, Marina di Carrara, Portoferraio), l’Interporto Amerigo Vespucci di Guasticce a Livorno e l’aeroporto di Pisa.
Con questo provvedimento vengono semplificate, velocizzate e sburocratizzate le procedure per tutte le aziende che operano all’interno dell’Interporto di Prato o che vogliono insediarsi nell’area intermodale di Gonfienti. Entrando nel dettaglio, per l’autorizzazione unica basterà formulare un’unica richiesta allo sportello unico della Regione o al Suap territorialmente competente. E ancora: si riducono di un terzo i termini relativi ai procedimenti di Via, Vas, Aia e Aua. Sono inoltre ridotti del 50% i termini previsti per l’adozione di eventuali autorizzazioni, licenze e altri atti di assenso per i quali è richiesta l’acquisizione di pareri di competenza di più amministrazioni: decorsi inutilmente tali termini, gli atti si intendono accettati con parere favorevole.
Di pari passo ci sono misure di agevolazione. E’ concesso un contributo, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese che effettuano l’acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio. E si istituiscono le Zone Franche Doganali, con i conseguenti vantaggi fiscali e doganali che ne derivano. Parliamo di spazi dove è possibile depositare merci terze in sospensione dal pagamento dei diritti doganali. Queste zone consentono di effettuare manipolazioni usuali e di svolgere lavorazioni in regime di temporanea importazione; le merci possono poi essere importate, riesportate o vincolate a un altro regime doganale.
Come detto, le Zls agevolano l’insediamento di imprese industriali e produttive, con semplificazioni specifiche per settori come quello manifatturiero, automobilistico, elettronico, logistico e chimico. Questi settori possono beneficiare di una maggiore flessibilità e di una riduzione dei costi operativi. “Il nostro obiettivo è quello di mirare a promuovere nell’Interporto di Prato gli investimenti, la crescita economica e l’efficienza logistica attraverso l’insediamento di nuove imprese – spiega l’amministratore delegato Antonio Napolitano -. In prospettiva dell’ampliamento del nostro Interporto ci saranno nuovi spazi da utilizzare, senza dimenticare il naturale turnover derivante dai trasferimenti di aziende. Di fatto con l’istituzione della Zona Logistica Semplificata diventiamo ancora più attrattivi per le imprese, consentendo all’infrastruttura di cogliere al massimo le proprie potenzialità”.
Sulla vicenda è intervenuto, con una nota, anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Cocci: “Mentre il Pd si perde in tavoli e chiacchiere, il centrodestra continua a fare fatti utili al distretto pratese. Includere l’Interporto di Prato nell’elenco delle Zsl, le Zone Logistiche Semplificate, significa offrire e garantire alle aziende che rientrano o rientreranno in quel perimetro una serie di agevolazioni economiche e semplificazioni amministrative”. Cocci ha poi voluto sottolineare: “Abbiamo sbloccato un iter cominciato nel 2020, il tutto grazie alla sinergia interamente targata centrodestra. Il governo Meloni, nonostante le ristrettezze economiche, sta tenendo in considerazione la nostra città e il nostro l’interporto: una risorsa centrale. Ci auguriamo che vi sia altrettanta accuratezza da parte della governance locale.”
Riproduzione vietata