Un imprenditore cinese è stato arrestato dopo che nella sua azienda, in via Fonda di Mezzana, sono stati trovati 19 operai in nero, di cui 13 clandestini di nazionalità cinese e bengalese, su un totale di 36 dipendenti. In pratica più della metà era senza contratto. L’uomo è finito in manette ieri, 23 maggio, al termine del blitz interforze che ha portato anche alla sospensione dell’attività della ditta. Nella stessa giornata è stato effettuato un controllo ad un’altra azienda nel medesimo complesso industriale.
Il bilancio della giornata, complessivamente, ha portato ad elevare sanzioni per 113mila euro di cui 108.100 dal personale Inps per la mancanza del contratto di lavoro che vanno sommati ad altri 5mila per la sanzione che ha portato alla sospensione dell’attività. Mentre la Municipale ha riscontrato anche la presenza di alcune unità abitative sovraffollate al cui interno sono state trovate bombole di Gpl, elevando così 2mila euro di multa oltre ad altri 400 euro dovuti alla presenza di una stanza adibita a cucina in ambiente di lavoro.
L’intervento è stato programmato dal gruppo di lavoro e definita, nelle modalità di intervento, nell’ambito del Tavolo Tecnico presso la Questura ed è stato eseguito dalla personale della polizia, dei carabinieri, della guardia di finanza, dell’ Ispettorato del lavoro, Asl, Inps, vigili del fuoco, Municipale, Alia e Agenzia delle Dogane.
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