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L’ Archivio Canocchi si apre alla città e restituisce alle famiglie i negativi originali delle foto scattate fino a cinquant’anni fa


L'iniziativa, lanciata da Cut Circuito Urbano, è stata fortemente voluta dalla figlia del fotografo professionista Giancarlo Canocchi, Gabriella. Il fotografo, ha raccontato Prato e Calenzano dagli anni '60 agli anni 2000. Ecco come richiedere il materiale


Samuela Pagliara


Foto che raccontano la città, momenti di vita quotidiana e di famiglia, feste popolari ed eventi che restano indelebili nella memoria collettiva. L’archivio Canocchi apre alle famiglie, restituendo i negativi originali, a chiunque voglia recuperare questi ricordi. L’iniziativa, lanciata da Cut Circuito Urbano, è stata fortemente voluta dalla figlia del fotografo professionista Giancarlo Canocchi, Gabriella. Il fotografo, che attraverso il suo mestiere ha raccontato Prato e Calenzano dagli anni ’60 agli anni 2000, ha conservato con dedizione e cura tutto il materiale che oggi, in sua memoria, verrà restituito alla città. Un gesto speciale che permetterà ai cittadini di riscoprire foto dimenticate. Chi vuole può richiedere in forma libera e gratuita la restituzione dei negativi fotografici delle foto originali, se presenti in archivio, legati alla propria storia familiare. Contattando l’associazione all’indirizzo mail sarà possibile attivare la ricerca dei negativi e di immagini stampate della propria famiglia all’interno dell’archivio. In particolare sono stati conservate immagini riguardanti eventi di matrimonio e cerimonie, reperibili attraverso la data e il cognome degli sposi. L’iniziativa è stata lanciata in occasione della mostra “Il giorno più bello, la fotografia vernacolare come patrimonio collettivo” che inaugura il 26 giugno presso il Piccolo Museo Materale Project Room a Prato.

“Le foto di mio padre sono state scattate in momenti speciali, matrimoni, feste, incontri con amici e parenti- spiega Gabriella Canocchi, nell’intervista realizzata in occasione della mostra racconta- Purtroppo, con il passare degli anni e le intemperie, molti di questi ricordi rischiano di andare perduti o di rovinarsi irreparabilmente, come successo anche durante l’ultima alluvione sul territorio. Da questa riflessione legata agli ultimi eventi successi è nata la volontà di restituire alle famiglie le immagini che mio padre ha realizzato, sia i negativi che le stampe che ancora conservo nel suo archivio.”

Suo padre Giancarlo, oggi scomparso, ha immortalato cerimonie pubbliche, inaugurazioni di attività commeriali, ma anche semplici fototessere per documenti per un arco temporale di oltre cinquant’anni raccontando visivamente il mutare del gusto di mezzo secolo di storia del territorio. Il suo archivio rappresenta un’eredità culturale da valorizzare.

La curatrice del progetto Stefania Rinaldi parla di un gesto che restituisce valore e cura al patrimonio immateriale custodito nelle immagini vernacolari e familiari, che troppo spesso rimane chiuso in un cassetto o in spazi interdetti alla visione, che si figura come custode di piccole storie personali come parti di una grande Storia collettiva. “Il Giorno più bello | la fotografia vernacolare come patrimonio collettivo” è un esempio di recupero e valorizzazione della foto vernacolare come bene culturale all’interno degli archivi familiari, un patrimonio immateriale fragile a rischio, da tutelare e portare alla luce. Questi archivi offrono una visione unica della vita quotidiana e delle tradizioni territoriali spesso dispersi nell’avvicendarsi delle generazioni e dagli eventi metereologici estremi che si verificano con sempre maggiore frequenza. Partendo dal ritrovamento del materiale dello studio fotografico Canocchi Cut Circuito Urbano Temporaneo propone una serie di azioni di riflessione sull’importanza della tutela dell’immagine di famiglia e di una sua rilettura come punto di partenza per un dialogo da stabilire con la storia della attuale comunità abitante, attraverso le immagini prodotte amatorialmente dei momenti da ricordare, ritrovate e messe a disposizione che sono comuni all’interno di ogni famiglia. Oltre alla call e alla mostra che aprirà il 26 Giugno alle ore 17:00 presso lo spazio Piccolo Museo Materile Project Room a Prato, è prevista una passeggiata teatrale itinerante dal titolo “L’evento familiare | la Festa seguendo il filo delle storie racchiuse all’interno delle immagini di festa dell’archivio Canocchi a cura di Spazio Teatrale All’Incontro nella giornata del 4 Luglio alle ore 19:30. Gli eventi sono ad ingresso libero, per la passeggiata è necessario prenotarsi scrivendo una mail a [email protected] o Tel:3293233936

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Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
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