Sono Leonardo Cai, Gabriele Feligioni, Veronica Arena e Gabriele Pierini i vincitori della terza edizione del premio “Città di Prato” finanziato dal Comune e destinato a giovani laureati presso le Università italiane con tesi che hanno come oggetto il territorio pratese. Per la prima volta sono stati premiati anche due laureati delle triennale con un assegno di mille euro ciascuno, oltre a due della specialistica, per loro il premio è di 2mila euro. La selezione è avvenuta su 24 tesi, 13 della magistrale, provenienti da tutta Italia che hanno come argomento la città di Prato.
“Il Comune di Prato ha deciso da tre anni di fare un lavoro che va a premiare chi guarda con occhi diversi e da input nuovi ad una città incredibile come quella di Prato – precisa il sindaco Matteo Biffoni – il fatto che ci siano così tanti laureati che dedicano il loro tempo, la loro energia e un pezzo della propria vita alla nostra città è un orgoglio”. Tanti gli argomenti proposti, dall’economia, all’architettura fino alla sociologia e alla promozione del territorio legata alla pasticceria.
Leonardo Cai ha conseguito con lode la Laurea Triennale in Disegno Industriale, presso l’Università degli Studi di Firenze con la tesi dal titolo “Pan di Stracci, Food Design per il territorio Pratese”. Un progetto che partendo da un dolce lievitato vuol essere un invito al riuso e un tributo alla città di Prato. È frutto di una ricerca sul territorio volta a riscoprirne le caratteristiche, facendo incontrare due mondi apparentemente lontani, come il distretto tessile e la pasticceria. Dalla nascita dell’idea , alla sua progettazione, al suo sviluppo grazie all’aiuto della Pasticceria Peruzzi e infine alla presentazione due packaging, uno standard in cartone e uno limited edition in tessuto, scelto in collaborazione con Rifò; un’azienda leader nella moda sostenibile made in Prato.
Gabriele Feligioni ha conseguito la Laurea Triennale in Sviluppo Economico, Cooperazione Internazionale socio-sanitaria e gestione dei conflitti, presso l’Università degli Studi di Firenze con la tesi dal titolo: “Agricoltura urbana e periurbana: un modello circolare per Prato”. La tesi di Feligioni si articola in tre capitoli: Studio dell’evoluzione delle città e dei modelli urbani; Analisi di modelli di agricoltura sostenibile per creare un modello integrato di agricoltura urbana circolare; Applicazione del modello a Prato, affrontando sfide e proponendo soluzioni.
Veronica Arena ha conseguito con lode la Laurea Magistrale in Studi Geografici ed Antropologici, presso l’Università degli Studi di Firenze con la tesi dal titolo: “Celeste Madonna. I cenciaioli di Prato e l’economia circolare. Ricerca etnografica sul distretto pratese”. Il lavoro ha indagato come il paradigma della sostenibilità ed il conseguente sistema di economia circolare siano stati recepiti e rielaborati nel distretto di Prato, innestandosi sulla sua storica specificità industriale. Il lavoro ha cercato di individuare quali retoriche vengano attuate e quali soggetti concorrano a predisporre tali strategie comunicative, attingendole da un vero e proprio ordine del discorso globale e sovrapponendole, con nuovi significati, alla tradizionale lavorazione degli scarti e dei rifiuti tessili, che costituisce il patrimonio immateriale del territorio.
Gabriele Pierini ha conseguito con lode la Laurea Magistrale in Architettura, presso l’Università degli Studi di Firenze con la tesi dal titolo “Diagnostica, rilievo e progetto di restauro del Bastione dei Giudei in Prato”. Un lavoro completo di rilievo, diagnostica e progetto di restauro del Bastione mediceo, detto dei Giudei, che si trova tra lo snodo della Stazione dei Prato Porta al Serraglio ed il Polo Universitario Città di Prato. Il progetto di restauro parte da uno studio di tutto quel patrimonio culturale-simbolico etrusco fino a risalire a quel saper fare architettura attraverso le proporzioni e i rapporti musicali del Quattrocento e ipotizzato un intervento di collegamento pedonale che creerebbe un nuovo punto di vista della città, una nuova viabilità pedonale e una lettura chiara delle mura trecentesche e quindi del Bastione stesso.
“Siamo molto contenti di questa terza edizione del bando tesi di laurea città di Prato – spiega Gabriele Bosi assessore con delega per Università e ricerca – perchè l’obiettivo è di raggiungere un duplice scopo, da un lato premiare dei giovani meritevoli che hanno dedicato studi di ricerca su Prato, dall’altro permettere di intercettare tutte le tesi di laurea triennali e magistrali che vengono realizzate a livello nazionale sulla nostra città in modo tale da avere degli spunti di riflessione e delle politiche da attuare sul nostro territorio”.
I premi, finanziati dall’Amministrazione comunale di Prato, sono banditi dal PIN Polo Universitario “Città di Prato”. Alla selezione hanno potuto partecipare i laureati triennali e magistrali in tutte le Università italiane che hanno però affrontato nella propria ricerca di tesi lo studio di aspetti legati al territorio pratese in tre ambiti particolari: urbanistica e processi di riqualificazione e trasformazione urbana; trasformazione dell’economia del distretto con particolare riferimento all’economia circolare e riqualificazione ambientale; trasformazioni sociali, culturali ed antropologiche del lavoro e del territorio.
“L’università di Firenze e il Pin di Prato hanno un rapporto da più di 30 anni e questo è un bene per la città -afferma la presidente del Pin Daniela Toccafondi- perchè questa ambizione di trovare percorsi formativi originali e adatti al sistema delle imprese del territorio proviene dal legame tra le due università, ed è un modo originale di pensare il sistema universitario. Le tesi vincitrici di questa terza edizione ci permettono di avere una chiave diversa per comunicare con la città”.
La terza edizione del premio “Città di Prato” premia anche una tesi dedicata al food design
Su 24 lavori arrivati da tutta Italia con argomenti che hanno per oggetto il territorio pratese, la giuria ne ha scelti quattro. Valorizzato anche il concetto di riciclo
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