Nella legge regionale di bilancio approvata a dicembre è stato tagliato il contributo destinato alle famiglie con minori disabili a carico. La scelta ha impattato su tanti nuclei familiari con reddito inferiore ai 30mila euro che, ormai dal 2016, contavano su un aiuto di 700 euro annui per integrare le terapie non coperte dal sistema sanitario. “Una situazione – denuncia Christian Cheli, padre di una bimba affetta da disabilità – che sicuramente ha risvolti pesanti sui nostri bilanci. Le terapie costano, e anche 700 euro possono fare la differenza. Ovviamente per noi queste spese sono una priorità, quindi troveremo il modo di continuare a garantire l’assistenza. Ma credo che sia stata una scelta assurda. Queste terapie sono fondamentali per i nostri figli, penso ad esempio alle sedute di logoterapia”. Nessuno ha avvertito le famiglie e cos, quando come ogni anno agli inizi di febbraio hanno predisposto tutti i documenti da inviare, non hanno trovato gli appositi moduli. “Generalmente venivano pubblicati sul sito del Comune – spiega Cheli – ma non trovando niente ho scritto all’ufficio regionale competente, la risposta è stata immediata e direi chirurgica: non sono previsti contributi, se ci saranno variazioni sarà nostra cura avvertirvi”.
Riproduzione vietata