Cresce la rabbia dei residenti di Bagnolo dopo che l’8 settembre, a distanza di solo dieci mesi dall’alluvione, lo Stregale ha esondato allagando cantine, garage e taverne. Vogliono sapere dal sindaco Simone Calamai chi ha progettato il sistema di grate posizionate davanti allo sbocco del torrente, ma anche perché le fognature a Oste non sono state manutenute e infine come mai non è stata fatta nessuna opposizione alle motivazioni per cui Arpat da mesi non autorizza la pulizia della diga di Montacchiello ancora piena di detriti. Ma il grande quesito è “Chi pagherà i nuovi danni causati dalla pioggia di domenica?”.
Rabbia che è stata sfogata ieri sera, 9 settembre, in un incontro, in piazza della Repubblica, tra una delegazione del Comitato alluvionati di Bagnolo e il sindaco che si è fatto trovare scortato dalla giunta, dai carabinieri e dalla Digos.
“A distanza di 9 mesi – ha spiegato Sabrina Tabani portavoce del Comitato – siamo nelle stesse condizioni di novembre con l’aggravante che sono stati fatti lavori allo Stregale senza un criterio logico: chiunque capisce che le grate posizionate a valle creano un tappo. Eppure l’intervento, a quanto detto dal sindaco, è stato progettato da un ingegnere che ora andrebbe trovato e messo davanti alle sue responsabilità”. Sulle fognature, secondo quanto riportato dal Comitato, Calamai ha rimandato la palla in campo di Publiacqua a cui ha annunciato di aver commissionato uno studio sullo stato dell’arte del sistema. “Contestiamo- continua la portavoce – la mancata pulizia dei tombini: lo abbiamo chiesto il 16 luglio e a distanza di quasi due mesi, con l’autunno alle porte nulla è stato fatto”.
Parole pesanti sono volate quando è stata affrontata la questione della pulizia della diga di Montacchiello: “Il sindaco – le parole della delegazione – non difende gli interessi dei suoi cittadini, ma si schiera con Arpat che di fatto da mesi trova cavilli per non autorizzare i lavori di ripulitura dei detriti. Se anche ora si sbloccasse la situazione siamo fuori tempo massimo: il Bagnolo è in piena e quindi sfociando nella diga rende impossibili la pulizia”
A preoccupare gli abitanti anche la questione ristori: non sono ancora arrivati quelli di novembre e ora le famiglie si devo accollare altri costi. “Questa volta – continua Tabani – non è stato chiesto lo stato di calamità e quindi sono ancora una volta tutti a carico nostro”. Unico punto di incontro fra amministrazione e cittadini è stato quello che riguarda la possibilità di trovare finanziamenti per l’installazione da parte di privati di paratie. “Calamai – conclude Tabani – si è impegnato a cercare finanziamenti”.
Sulla questione sono intervenuti anche Alessandro Mazzanti , portavoce provinciale di Fdi e Alice Gigliotti portavoce comunale : “I cittadini non hanno avuto le risposte che cercavano. Calamai nasconde l’inadeguatezza della sua Giunta scaricando le responsabilità dell’incuria del territorio su qualsiasi ente tranne il Comune di Montemurlo, il sindaco dovrebbe vigilare sui lavori, pochi e insufficienti, che sono stati fatti; così si renderebbe conto che quel poco è stato fatto anche male”.
La rabbia del Comitato alluvionati di Bagnolo: “Fatti male i lavori sullo Stregale, chi pagherà i nuovi danni?”
Teso confronto con il sindaco Calamai. Nel mirino dei residenti anche la questione della puilizia delle fogne e lo stop di Arpat agli interventi sulla diga di Montacchiello
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