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La provincia di Prato settima in Italia per rapporto tra reati consumati e popolazione


Il dato emerge dalla prima analisi di Censis e Unione nazionale delle imprese di vigilanza privata sulla percezione di sicurezza dei cittadini. Nella top 10 italiana ci sono altre due toscane: Firenze (seconda) e Livorno (nona)


Nadia Tarantino


C’è anche Prato nella top ten delle province italiane con il rapporto più alto tra reati consumati nel 2024 e popolazione: 51,3 ogni mille abitanti, dato che vale la settima posizione della classifica guidata da Milano con 69,7 e chiusa da Genova con 48,5. Rapporto, quello pratese, decisamente alto se si considera che la media nazionale si ferma a 40,5.  E’ quanto emerge dalla prima analisi di Censis e Unione nazionale delle imprese di vigilanza privata sulla percezione di sicurezza dei cittadini fuori casa.
Lente di ingrandimento puntata sui reati e, più in generale, sulla criminalità nei territori che continua ad aumentare: dati del ministero dell’Interno alla mano, quasi 2 milioni 400mila le denunce lo scorso anno, il 2 per cento in più del 2023 e il 3,9 per cento in più di cinque anni prima. Vistosa crescita per le rapine su strade che in cinque anni sono salite del 24 per cento e degli scippi che sono aumentati di quasi l’8 per cento; più contenuto – 3 per cento – l’incremento dei borseggi. Reati, questi, a cui i cittadini si sentono più esposti quando sono fuori casa. Il 94,2 per cento degli intervistati reclama il bisogno di una maggiore tranquillità portando a galla l’allarme sociale che il rapporto di Censis spiega da una parte con l’andamento dei reati e dall’altra con la percezione soggettiva.
Tra le dieci province con l’incidenza più alta tra reati e abitanti ci sono altre due toscane: Firenze al secondo posto con 65,3 e Livorno al nono con 48,8 denunce ogni mille cittadini (le altre città, nell’ordine, sono Roma, Bologna, Rimini, Torino e Venezia).
Firenze, nella graduatoria delle città metropolitane, è quinta per valore assoluto di reati denunciati (64.571) alle spalle di Torino e prima di Bologna, mentre se si parla di classifica della variazione tra il 2023 e il 2024, compare Massa Carrara all’ottavo posto con un incremento di reati denunciati pari all’8,7 per cento e compare Grosseto al decimo posto con + 8 per cento (Monza e Brianza sul gradino più alto con +12,4 per cento, seguita da Trento e Padova).
Il rapporto ha cercato anche di individuare le cause all’origine del timore dei cittadini di stare fuori casa e i fattori che emergono con più forza sono due: svuotamento dei centri storici e disagio sociale delle periferie. Tra i fatti che creano più allarme, invece, spiccano  risse, scippi e aggressioni.
Lo studio ha anche posto l’accento sul ruolo della vigilanza privata: il 65 per cento degli intervistati si è detto convinto che lo Stato da solo non ce la può fare a presidiare tutte le aree e tutti i luoghi essenziali per la vita delle persone e ritiene importante l’integrazione tra pubblico e privato per garantire la sicurezza.
 

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
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