“Abbiamo dimostrato che l’insindacalizzabile non esiste, che il sindacato può entrare anche nelle microaziende del supersfruttamento”. Così Luca Toscano, coordinatore di Sudd Cobas, il sindacato autonomo che dal 2018 si batte contro i turni di lavoro massacranti e le paghe da fame agli operai che lavorano nelle aziende del distretto pratese. Quasi sempre operai pachistani in aziende gestite da cinesi. L’ultimo pacchetto di scioperi e picchetti, denominato ‘Strike day’, ha fatto il pieno: “Otto aziende, vale a dire la totalità di quelle coinvolte nella protesta, hanno firmato contratti a tempo pieno e indeterminato – dice Toscano – questo grazie anche alla mobilitazione del territorio che ha risposto al nostro appello di unire le forze contro lo sfruttamento. Ci saranno altri picchetti, gli operai ci chiamano e chi chiedono aiuto, ci stiamo organizzando”. Intanto, nell’agenda del sindacato, c’è un appuntamento per il prossimo fine settimana: la protesta si sposterà dalle fabbriche pratesi alle strade del lusso di Firenze. “Saremo in via Tornabuoni, davanti alle vetrine di Montblanc dove si vendono borse a 1.500 euro fabbricate da operai pagati 3 euro l’ora – spiega Toscano – protesteremo in contemporanea ad altri sindacati in Svizzera, Francia e Germania. I brand di lusso devono smettere il sistema di appalti e subappalti sulla pelle dei lavoratori”.
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