E’ Plures il nome scelto da tutti i soci per la multiutility toscana nata nel gennaio del 2023. La multiservizi, nella quale sono fusi Alia Servizi Ambientali, Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana, cambierà nome a partire dal 2026. A deciderlo è stata l’assemblea dei soci che questa mattina, martedì 1 luglio, a Firenze ha approvato la modifica dello statuto societario e ufficializzato la scelta del nuovo nome. Assente il Comune di Prato, in attesa di sapere chi sarà e quale direzione prenderà il nuovo commissario prefettizio. Il nome, che deriva dal latino e vuole simboleggiare “l’unione di storie industriali diverse, che hanno scelto di fare un passo avanti insieme” è stato approvato da tutti eccetto il Comune di Piandiscò (Arezzo) che si è astenuto. Un nome che- come spiegano dall’azienda- non appartiene a una sola delle parti, ma che dà pari opportunità e pari dignità a tutti i soggetti coinvolti, attuali e futuri. In questa pluralità – spiegano- “sta il valore aggiunto: la capacità di unire visioni, energie, professionalità e identità diverse in una nuova narrazione collettiva”.
“Plures, in un periodo transitorio accompagnerà i nomi e gli altri loghi come Publiacqua, Alia, Estra – ha detto Lorenzo Perra, presidente di Alia spa – Il 7 luglio presenteremo il piano industriale”. Un assemblea dei soci rilevante nella quale verranno presentati al pubblico investimenti e prospettive future ma che con tutta probabilità vedrà nuovamente assente l’amministrazione pratese. Un vuoto pesante dal momento che la città rappresenta il 18,5% delle quote che compongono la struttura societaria della multiservizi, il secondo comune socio in ordine di importanza. Su questo Perra chiarisce: “il Comune aveva partecipato nella fase iniziale della costruzione del nome attraverso percorsi partecipati, era stato condiviso in un comitato territoriale in cui era presente. Ci auguriamo che dalla prossima assemblea possa essere pienamente rappresentato e presente”. Plures si avvia, questo l’obiettivo, verso un nuovo percorso di consolidamento e sviluppo come primo grande soggetto integrato regionale nei settori di ambiente, energia e acqua confermandosi uno dei principali operatori industriali toscani così composta: il 58% di Publiacqua, il 19% di Acque S.p.A., il 31% di Toscana Energia e circa il 40% di Estra, di cui detiene il controllo grazie al patto di sindacato con Coingas. In sostanza, con il nome si vuole dare un senso di discontinuità rispetto al passato aprendosi ad una nuova fase industriale. Il marchio è già stato registrato. Il progetto di naming è firmato da Synesia con la regia di Béatrice Ferrari ed è stato scelto dopo aver selezionato 1.400 proposte; il progetto di brand identity è affidato alla società Inarea. Le novità sono state presentate, nel corso di una conferenza a Palazzo dei Congressi a cui per la Multiutility hanno partecipato Lorenzo Perra (presidente), Alberto Irace (amministratore delegato) e Giuseppe Meduri (direttore Relazioni esterne e Comunicazione) insieme a Antonio Romano (founder Inarea). “Il nome che abbiamo scelto è più di un simbolo- conclude Perra- rappresenta la pluralità delle storie, delle competenze e delle energie che hanno deciso di unirsi per costruire una realtà industriale forte, innovativa e radicata nei territori. La nostra identità nasce dalla collaborazione tra istituzioni, cittadini e imprese e punta a creare valore nel tempo, con un linguaggio nuovo, inclusivo e capace di parlare a tutti’. Parallelamente, nei prossimi mesi verrà avviato un percorso condiviso con i soci per definire l’architettura di brand, ovvero la struttura che regolerà la convivenza tra il nuovo nome ‘Plures’ e le identità operative delle società del gruppo.
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