Digitalizzare il grande patrimonio storico contenuto all’interno dell’Archivio Storico di Prato attraverso fondi nazionali ed europei e trasferirlo nuovamente in città. La proposta arriva dai consiglieri di minoranza Stanasel, Risaliti, Cioni e Zecchi che ieri, dopo la riunione della commissione consiliare permanente 1, hanno eseguito un sopralluogo a “La Cartaia” di Vaiano, dove è attualmente situato l’archivio. Durante la visita sono emerse diverse criticità riguardanti la gestione e la collocazione del patrimonio culturale fondamentale per la comunità. L’archivio, trasferito a Vaiano nel 20226, contiene al suo interno documenti storici risalenti al periodo compreso tra il 1860 e il 1944. Lo spazio -come denunciano i consiglieri in un comunicato- è sovraccarico con un affitto annuale di 10.000 euro. L’accesso ai materiali è limitato e gli utenti possono consultare i documenti solamente previo appuntamento, una limitazione per cittadini e ricercatori. I consiglieri, criticano inoltre la distanza dalla sede centrale del Comune che costruinge a frequenti trasporti, rallentando e rendendo inefficiente la gestione del patrimonio contenuto al suo interno. Durante il sopralluogo è emersa anche un’altra importante criticità: l’assenza di un sistema di vigilanza specifico che, insieme all’incertezza sui controlli ambientali, mette in serio rischio la conservazione e la sicurezza dei documenti preziosi.
Per il consigliere leghista Claudiu Stanasel: “È inaccettabile che un patrimonio culturale così prezioso sia collocato in un altro Comune. È fondamentale riportare l’Archivio Storico a Prato e garantire che sia accessibile a tutti i cittadini”. Rosella Risaliti, consigliere comunale della lista civica “Gianni Cenni sindaco”, ha aggiunto: “La valorizzazione del nostro patrimonio storico deve diventare una priorità. Dobbiamo investire nella riqualificazione degli spazi comunali affinché l’archivio possa essere ospitato in modo dignitoso e accessibile nel nostro Comune”. Eleonora Cioni e Cosimo Zecchi, consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, hanno sottolineato l’importanza di sfruttare i fondi nazionali ed europei per la digitalizzazione e la conservazione dei beni culturali: “Se il Governo italiano ha recentemente destinato milioni al ‘Piano nazionale di digitalizzazione degli archivi
storici’ per il biennio 2024-2025 e a livello europeo il programma Creative Europe offre risorse per progetti innovativi in questo ambito, dandoci questo obiettivo probabilmente potremmo intercettare in futuro dei fondi per finanziare questo intervento. Digitalizzare l’archivio non solo democratizzerebbe l’informazione storica, ma sarebbe la miglior polizza assicurativa per il futuro dei documenti”. Tutti e quattro i consiglieri hanno concluso ribadendo che resteranno uniti nell’impegno preso, un progetto significativo verso un modello di gestione e fruizione del patrimonio culturale cittadino più moderno ed efficiente sfruttando le opportunità del digitale e utilizzando le risorse messe a disposizione anche dall’Europa.
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