La Medicina Nucleare dell’ospedale Santo Stefano è la per prima in Toscana e tra le poche in Italia, ad avere conseguito la certificazione ISO9001. La rarità nel rilascio di tale riconoscimento risiede nelle difficoltà di gestione e controllo della qualità e conformità delle prestazioni legate ai processi primari di Medicina Nucleare (in particolare Radiofarmacia, Terapia e Diagnostica bio-molecolare) a causa del relativo rischio radiologico e biologico. La Medicina Nucleare pratese, che tra l’altro è l’unica dell’Asl Toscana centro e la seconda dell’area vasta dopo quella di Careggi, è invece risultata “conforme per erogazione del servizio in ambito di diagnostica biomolecolare, di diagnostica ambulatoriale, di terapia radiometabolica e di radiofarmacia”. Questo, in sintesi, il contenuto del certificato che è giunto in questi giorni alla struttura, a conclusione delle attività di valutazione svolte da un ente terzo: il rilascio dell’attestazione rappresenta un obiettivo raggiunto dalla struttura stessa e ne valorizza tutta l’attività. Un impegno al quale il dottor Sestini si è dedicato fin dalla sua nomina (nel 2021) quando dichiarò che avrebbe lavorato in modo da assicurare il miglioramento continuo della qualità in Medicina Nucleare, sia in termini di prestazioni innovative che di organizzazione del servizio avviando un percorso di qualità per potare la struttura al conseguimento della certificazione ISO9000. Così è stato. “Ringrazio tutto il mio staff che ha collaborato con me in questi mesi – ha dichiarato il medico- sia nella riorganizzazione dei percorsi in ottica di paziente, sia successivamente per superare questa importante valutazione subordinata al possesso dei requisisti specifici richiesti in tutti gli ambiti. Siamo i primi in Toscana e questo ci riempie di orgoglio”.
I riconoscimenti per la struttura diretta dal dottor Stelvio Sestini non sono finiti qui. E’ stata inserita dall’industria farmaceutica nella 10° posizione del ranking europeo delle migliori Medicine Nucleari alle spalle di centri di comprovata fama come il Kings College Hospital di Londra o il Karolinska Universitetssjukhuset di Stoccolma (ndr tra le tante sedi dove Sestini ha svolto il dottorato di ricerca).
Anche la dottoressa Maria Teresa Mechi, direttrice sanitaria del presidio ospedaliero, ha espresso soddisfazione “per la positiva conclusione delle verifiche – ha detto – finalizzate ad una ulteriore valorizzazione del Centro aziendale più avanzato nella diagnostica e nelle terapie oncologiche”. Per la tipologia delle indagini medico-nucleari ed il lavoro di squadra condotto dal personale della struttura la Medicina Nucleare di Prato ha raggiunto negli anni traguardi di eccellenza sia in termini qualitativi che quantitativi. Vanta una notevole dotazione strumentale ( Tomografo Pet-Tc, tre gamma-camere di cui 2 con possibilità Spect-Tc ed una con possibilità Spect, un densitometro e due sonde-gamma) e svolge indagini a carattere medico-nucleare per offrire la migliore opzione diagnostico-terapeutica per il paziente nel contesto dei percorsi aziendali. In particolare nei settori oncologico e neurologico, grazie alla introduzione di metodiche come la Pet con radiofarmaci per la proteina amiloide per i pazienti con sospetta demenza, la Pet con radiofarmaco fluoro-etil tirosina (Fet) dedicato ai gliomi (tumori cerebrali) dell’età adulta e pediatrica e grazie alla presenza della Radiofarmacia di classe D, anche di prestazioni innovative come la Pet -Psma per i pazienti con tumore della prostata e la Pet-Dotatoc per i tumori neuroendocrini.
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