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La Corte dei Conti segnala irregolarità nei bilanci del Comune di Prato, centrodestra all’attacco: “Gestione sbagliata”. La replica: “Soldi per i correttivi già accantonati”


Nel mirino sono finiti i rendiconti del 2020, con un disavanzo di 12 milioni, e del 2021. Per la giustizia contabile non sono stati correttamente indirizzati i proventi di multe e parcheggi e i fondi Covid. Il Comune: "Nessuna sorpresa, i correttivi già coperti dalle somme necessarie"


Nadia Tarantino


Problemi per il Comune di Prato: al termine dell’esame dei rendiconti del 2020 e del 2021, la Corte dei Conti ha rilevato irregolarità che dovranno essere necessariamente sanate. La delibera, pubblicata sul sito della giustizia contabile il 13 giugno, notificata al Comune negli stessi giorni e oggi arrivata anche ai consiglieri comunali, ha posto l’accento sui correttivi che si dovranno adottare per superare le irregolarità ma anche per evitare sofferenze nei successivi esercizi. I rilievi della Corte dei Conti non sono una novità per il Comune di Prato che aveva già inviate note e documentazione aggiuntiva che però non sono bastati ad evitare la “pronuncia di segnalazione”. Le irregolarità riguardano in particolare la presunta destinazione delle risorse cosiddette vincolate, vale a dire risorse provenienti da determinate attività e che non possono essere utilizzate per ragioni diverse da quelle previste dalla norma.
Critiche al Comune arrivano dal centrodestra. Il primo ad intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, Tommaso Cocci: “Secondo quanto riportato nella delibera, l’amministrazione comunale ha utilizzato impropriamente risorse vincolate come i proventi delle sanzioni stradali e dei parcheggi a pagamento, risorse che per legge  – spiega il capogruppo –  dovrebbero essere destinate a interventi sulla sicurezza e la mobilità urbana. Anche una parte significativa dei fondi Covid, oltre 760 mila euro, è stata impiegata senza rispettare i vincoli normativi e senza essere successivamente reintegrata”. Cocci si spinge oltre e spiega anche che “l’ulteriore elemento critico riguarda l’avanzo di amministrazione dichiarato nel 2020 che, secondo la Corte, nascondeva un disavanzo tecnico superiore ai 12 milioni di euro. Le riserve accantonate non sarebbero state sufficienti a coprire le perdite delle società partecipate, mettendo in discussione la solidità complessiva dei conti dell’ente”.
Irregolarità che ora devono essere affrontate e a farlo sarà il commissario che si insedierà in Palazzo comunale dopo il 10 luglio, quando saranno diventate irrevocabili le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti che ha fatto un passo indietro dopo l’avviso di garanzia per corruzione. “A mio giudizio – ancora Tommaso Cocci – la delibera della Corte dei Conti conferma l’esistenza di una gestione sbagliata, portata avanti senza il rigore che i cittadini si aspettano. Tra pochi giorni il Comune entrerà in fase di commissariamento e questo rende ancora più incerto chi sarà chiamato a rispondere e ad applicare concretamente i correttivi richiesti. Il rischio è che anche di fronte a rilievi così importanti tutto venga rinviato o lasciato in sospeso. E a pagare sarà ancora una volta la città. La responsabilità politica è evidente, e ha un nome preciso: Partito democratico”.
Si registra anche la presa di posizione di Claudiu Stanasel, capogruppo della Lega: “La delibera – puntualizza – è stata consegnata a noi consiglieri comunali soltanto oggi, benché il documento stesso attesti che sia stato ricevuto dall’amministrazione già il 16 giugno scorso. Un ritardo ingiustificabile che rappresenta l’ennesima dimostrazione della scarsa trasparenza che da anni contraddistingue l’operato dal Comune. Ancora più grave è il contenuto della delibera che conferma quanto io stesso ho più volte denunciato con fermezza negli ultimi anni: una gestione finanziaria approssimativa, opaca e irregolare. L’ho fatto pubblicamente sulla stampa, in Consiglio comunale, ma soprattutto nelle sedi competenti, a partire dalla Commissione Bilancio, di cui ho fatto parte sia nella scorsa legislatura che in quella attuale. In tutte queste sedi ho chiesto correttivi immediati, maggiore trasparenza, coerenza nei dati e rispetto delle norme sui vincoli di spesa. Ho segnalato la gravità delle scelte contabili operate e l’assenza di un reale controllo sull’uso delle risorse pubbliche. Ma hanno intenzionalmente ignorato le mie parole e hanno tirato dritto, minimizzando ogni rilievo e bollando ogni osservazione come strumentale”. Stanasel aggiunge: “Il disavanzo del 2020, pari a oltre dodici milioni di euro, è stato nascosto dietro a manovre tardive e raffazzonate. Le risorse incassate dalle multe e dai parcheggi non sono state vincolate come la legge impone. I fondi ricevuti per affrontare l’emergenza Covid sono stati usati per spese non coerenti, e le perdite delle società partecipate sono state sistematicamente sottostimate, con accantonamenti al ribasso rispetto a quanto richiesto dai principi contabili. Non si tratta di una semplice bocciatura tecnica: è la prova definitiva del fallimento politico di questa amministrazione”.
Per Forza Italia intervengono i commissari provinciali, Francesco Cappelli e Lorenzo Santi: “A fronte di un disavanzo dichiarato di poco superiore a due milioni di euro nel 2021, la Corte ha ricostruito un buco reale di oltre 9 milioni. Nel 2020 la situazione non era migliore: da un disavanzo dichiarato di poco inferiore a 12 milioni, si passa a una cifra effettiva di oltre 12 milioni 200mila euro. Si tratta di numeri enormi, che non possono essere archiviati con leggerezza: sono la fotografia di un’amministrazione che ha perso il controllo della contabilità pubblica. La Corte dei Conti non ha solo corretto i numeri. Ha lanciato un segnale politico fortissimo: serve trasparenza, serve rigore, serve una gestione responsabile. Il Comune di Prato – ancora Forza Italia – porta avanti da anni un piano di rientro per coprire un disavanzo ereditato dal 2015. Ma nonostante questo, continua a produrre dati inattendibili e a ignorare vincoli di legge. La politica deve ora fare la sua parte. Chi ha amministrato la città ha il dovere di spiegare come sia stato possibile arrivare a questo livello di irregolarità contabile. Non si tratta di cavilli: si tratta di milioni di euro di risorse pubbliche”.
Nel pomeriggio il Comune ha inviato una nota: “La delibera della Corte dei Conti era attesa in quanto conseguenza delle precedenti pronunce che si sono susseguite negli anni sulla base del disavanzo del 2014 con il consuntivo 2013. Le indicazioni della magistratura contabile erano quindi già previste dagli uffici, come chiarito più volte nelle varie commissioni consiliari e sedute del Consiglio comunale che si sono occupate di Bilancio in questo e nel precedente mandato. Prova ne è il fatto che la somma necessaria per effettuare i correttivi, poco meno di 7 milioni, sia già stata accantonata. Nessuna tegola e nessuna sorpresa quindi. Tale somma sarà inserita nella prima variazione di Bialncio utile e andrà a finanziare la realizzazione di parcheggi e interventi di sicurezza stradale. In sostanza – dice il Comune – i correttivi non modificano il risultato contabile dell’amministrazione comunale ma la distribuzione tra le sue componenti. I circa 7 milioni di euro che provengono dai conti 2024 saranno quindi spostati dall’avanzo libero per essere inseriti in quello vincolato che è appunto destinato a opere di sicurezza stradale”. 
Monia Faltoni, capogruppo Pd in Consiglio comunale: “Chi in queste ore sta parlando di buco mente alla città, siamo davanti a una fake news ai fini di propaganda elettorale. E’ una prassi che va avanti dalla Giunta Cenni. Stanasel e Cocci evidentemente erano distratti quando partecipavano alle commissioni. La Corte ci chiede semplicemente di vincolare più risorse provenienti dal codice della strada e dai proventi dei parcheggi, come molti altri Comuni hanno fatto. Il meccanismo è ben noto a chi mastica di finanza pubblica: il risultato dell’avanzo finale dei rendiconti è corretto, come dice anche la Corte. Cambia solo la sua composizione: aumenta l’avanzo vincolato e diminuisce quello libero. L’effetto pratico? L’ente avrà un maggiore avanzo vincolato da destinare ad investimenti come manutenzione straordinaria per le strade, piste ciclopedonali, illuminazione”.
    

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