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La coreografa Claudia Castellucci debutta in prima assoluta al Metastasio. “L’infinito carnale” omaggia i 60 anni di riapertura del teatro


L'artista, riconosciuta a livello internazionale per la sua bravura, porterà in scena il dialogo tra due uomini come metafora della vita tra dubbi difficili da sciogliere e risposte non sempre scontate


Samuela Pagliara


E’ stato affidato alla coreografa, didatta e cofondatrice della compagnia teatrale Societas Raffaello Sanzio Claudia Castellucci il debutto in prima assoluta de “L’infinito carnale. Dialogo tra Antonio d’Egitto e Ilarione di Gaza”. L’opera, una creazione site-specific, per il 60esimo anniversario dalla riapertura del Teatro Metastasio omaggia la forma del melodramma proprio di Pietro Metastasio, in scena da giovedì 19 a domenica 20 dicembre. Castellucci, insignita nel 2020 del Leone d’argento alla Biennale Danza di Venezia, è nota per il suo segno coreografico inedito e una pratica filosofica basata sul ritmo il cui valore è riconosciuto a livello internazionale. Ne “L’infinito carnale” la sua danza si basa su un dialogo da lei scritto tra due eremiti cristiani, Antonio d’Egitto e il suo giovane discepolo Ilarione da Gaza, e su una drammaturgia concepita in forma ritmica, riprendendo la forma del melodramma metastasiano. In scena, due danzatori – Sissj Bassani, Pier Paolo Zimmermann – si muovono, battuta dopo battuta, nella sonorità di un dialogo incorporato nell’habitat sonoro di Stefano Bartolini. Il giovane Ilarione si trova in un momento di sconforto che lo porta a raggiungere il maestro nel deserto di Tebaide, dove si è ritirato come eremita, per porgli delle domande che, purtroppo, non trovano le risposte sperate. Ad aggravare il senso di smarrimento di Ilarione c’è l’ambiente del deserto, in cui si sviluppa lo spettacolo, che, invece di dargli sicurezza spirituale e serenità, provoca un senso di confusione, tipico soprattutto, ma non solo, della gioventù e che rappresenta lo sparti acque fondamentale tra i due protagonisti. Da una parte abbiamo il saggio Antonio d’Egitto che ha trovato la tranquillità desiderata da Ilarione, e dall’altra quest’ultimo che cerca irrequietamente risposte. Intorno allo spettacolo giovedì 19 dicembre alle ore 19 nel foyer del Met è previsto un incontro di approfondimento del ciclo “Sorsi di teatro” a cura di Luisa Bosi. I biglietti vanno dai 12 ai 28 euro e sono acquistabili in biglietteria, info su: www.metastasio.it

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