La Consulta territoriale Brigliese ha lanciato una petizione popolare per chiedere a Ferrovie dello Stato di realizzare una stazione lungo la direttissima, ad oggi raccolte 300 adesioni. La frazione , secondo la Consulta, è un punto strategico proprio perchè si colloca esattamente all’inizio del tratto più delicato della 325 , sotto le Coste, da Camino alla Galleria. “Un’interruzione in quel punto, come è accaduto in occasione della frana del 1 marzo 2024, – spiegano I promotori – ha ripercussioni immediate e drastiche su tutta la Valle, quindi su chi ci abita e sulle attività produttive”.
Il momento è decisamente quello giusto visto che sulla tratta ferroviaria Prato-Bologna è in corso un’imponente opera di potenziamento infrastrutturale e tecnologico a cura di RFI che durerà almeno per tutto il 2025. L’investimento complessivo è di oltre 530 milioni di euro. Inoltre sul versante emiliano, ormai da anni e in soli 16 km, sono state realizzate ben 4 stazioni supplementari. Le firme si raccolgono presso il circolo La spola d’oro fino a maggio.
Contro la raccolta firme si schiera il movimento civico Vaiano per Noi, con il candidato alle scorse elezioni comunali Silvano Agostinelli, che, pur ritenendola una lodevole iniziativa di coesione popolare, la definisce: “una operazione demagogica”.
“Nel 2017 – dice Agostinelli – ci fu un protocollo di intesa tra Toscana ed Emilia Romagna con Ferrovie dello Stato. La Regione Emilia Romagna chiese ed ottenne la realizzazione di alcune stazioni cosiddette “minori”. Le amministrazioni dell’epoca della Val di Bisenzio non fecero alcuna richiesta, nonostante la situazione della viabilità locale fosse già ampiamente critica e lo sviluppo della alternativa rete ferroviaria fosse una ipotesi già paventata”.
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