La Chiesa cristiana evangelica cinese potrà abbattere l’attuale sede al Soccorso, in via Verona, e costruirne una nuova destinandola non solo alla preghiera e al ritrovo ma anche a direzionale. Lo ha stabilito il Tar della Toscana che ha bocciato il parere negativo espresso da Anas che, in veste di proprietario della Declassata, si ritrova a gestire le prime grane. Anas è si competente per la Ss 179 – la Declassata, appunto – ma le strade intorno erano e restano ‘centro abitato’ come da certificato di destinazione urbanistica e come confermato dal Piano strutturale del Comune (anche lui chiamato in causa). Ecco che la Chiesa cristiana evangelica cinese, assistita dagli avvocati Franco Bruno Campagni e Gianluca Nicodemo, potrà rinnovarsi e ‘allargarsi’ senza nessuna preoccupazione di invadere la fascia di rispetto dei 30 metri dal confine stradale, come chiedeva Anas invocando il riconoscimento di area non inserita nel centro abitato: per i centri abitati serve rispettare la distanza di 20 metri e 20 metri ci sono.
Secondo Anas, vale l’automatismo della nuova classificazione delle vie limitrofe alla Declassata in virtù dell’ingresso della strada stessa nella rete viaria nazionale (la Regione Toscana ha sottoscritto il trasferimento nel 2018 per la realizzazione del raddoppio).
La costruzione del sottopasso, dunque, incontrerà un intralcio in più perché i cinesi sono decisi a proseguire nel loro progetto che prevede la demolizione dell’attuale sede, un vecchio edificio artigianale, e la realizzazione di un fabbricato direzionale moderno e più rispondente alle esigenze della comunità. (nt)
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