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La cappella del carcere e quella dell’ospedale saranno chiese giubilari. Il vescovo Nerbini: “Malati e detenuti hanno bisogno di speranza”


Si aggiungono alla cattedrale, ai quattro santuari mariani di Prato e alla basilica di Santa Caterina de’ Ricci. Visitandole si potrà ottenere l’indulgenza giubilare. Domenica 29 dicembre messa solenne in Duomo per l'inizio dell'anno santo


Samuela Pagliara


Il vescovo Giovanni Nerbini ha stabilito, con un decreto che avrà validità per tutto l’Anno Santo, quali saranno le chiese giubilari. Oltre alla cattedrale di Santo Stefano anche i quattro santuari mariani presenti nella diocesi di Prato: Santa Maria delle Carceri, Santa Maria del Soccorso, Santa Maria della Pietà e Santa Maria del Giglio, la basilica di San Vincenzo e Santa Caterina de’ Ricci e le cappelle dell’ospedale e del carcere. Anche papa Francesco ha annunciato l’intenzione di aprire una Porta Santa in un carcere. “Nella bolla di indizione, tra le altre cose, il Santo Padre parla espressamente dei malati, che sono quelli che hanno più bisogno di essere illuminati dalla speranza – spiega mons. Nerbini – e anche dei carcerati, che hanno davvero bisogno che di fronte a loro si accenda un “sole”, proprio nel luogo dove vivono nella disperazione. Mi sembrava importante che entrambi, in particolare i carcerati, impossibilitati a muoversi, potessero vivere il Giubileo in modo pieno e che lo potessero fare là dove spesso perdono il senso della speranza nel futuro”. Nei prossimi mesi, in date ancora da definire, si terranno delle celebrazioni eucaristiche nel carcere della Dogaia e nell’ospedale Santo Stefano in occasione del Giubileo. Secondo il decreto del Vescovo in queste chiese “sarà possibile ottenere l’indulgenza giubilare, secondo le consuete disposizioni della Chiesa (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice) e le specifiche disposizioni stabilite dalla Penitenzieria Apostolica per il Giubileo 2025 se, individualmente, o in gruppo,” visiteranno devotamente qualsiasi luogo giubilare e lì, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’adorazione eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e invocazioni a Maria, Madre di Dio”.

A decretare l’inizio dell’Anno Santo nella diocesi di Prato sarà una grande processione di popolo guidata dal vesovo Giovanni Nerbini. Sarà una grande processione di popolo guidata dal vescovo Giovanni Nerbini a decretare l’inizio dell’Anno Santo nella diocesi di Prato. Domenica 29 dicembre, nel pomeriggio, le parrocchie si ritroveranno in una chiesa del proprio vicariato, da lì si muoveranno a piedi verso San Domenico, dove alle 16 tutte insieme ascolteranno la lettura della bolla di indizione del Giubileo. Poi la comunità diocesana si recherà in cattedrale compiendo un pellegrinaggio cittadino, al quale parteciperà anche l’Amministrazione comunale, con la sindaca Ilaria Bugetti dietro il gonfalone. A Prato si compiranno dei pellegrinaggi a piedi con partenza dai vicariati. I fedeli delle parrocchie del vicariato Prato centro si riuniranno alla basilica di Santa Maria delle Carceri; i fedeli della zona est al santuario di Santa Maria della Pietà; quelli dei vicariati sud est e sud ovest al santuario di Santa Maria del Soccorso; i fedeli della zona ovest alla chiesa dell’Ascensione al Pino; quelli del vicariato nord e Valle del Bisenzio alla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù. È previsto inoltre il pellegrinaggio dei giovani, predisposto dalla Pastorale giovanile, con partenza dall’oratorio di Sant’Anna in viale Piave. Queste sei processioni convergeranno sulla chiesa di San Domenico, dove ad aspettare l’arrivo dei fedeli, ci sarà il vescovo. Alle 16, appena l’assemblea diocesana sarà radunata, verrà data lettura del decreto di indizione del Giubileo. Monsignor Nerbini guiderà poi il pellegrinaggio diocesano verso la cattedrale. La processione passerà da via Guasti e si fermerà in piazza del Comune, dove ad attendere la comunità diocesana ci sarà la sindaca Ilaria Bugetti e i rappresentanti dell’Amministrazione comunale che si uniranno al pellegrinaggio. In Duomo, alle 17, la solenne celebrazione eucaristica inizierà con il rinnovo delle promesse battesimali. La messa è quella propria della Santa Famiglia.

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(N° 4 del 14/02/2009)
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