Niente sospensione dalle lezioni, ma cento chilometri a piedi in quattro tappe da San Miniato a Siena, senza smartphone. È la “pena alternativa” che quattro studenti dell’Istituto Dagomari hanno sperimentato questa settimana, nell’ambito del progetto pilota “Solvitur ambulando”. Un’esperienza formativa a costo zero: l’attrezzatura è stata fornita grazie al contributo di una nota catena di negozi sportivi e della stessa scuola. Il progetto, che ha coinvolto anche studenti a rischio dispersione, si ispira a iniziative analoghe già attive in Belgio e in Francia. Ad accompagnare i ragazzi lungo il cammino sono stati i docenti Daniele Guarducci (ideatore del progetto insieme a Elisabetta Rizzuto) e Dario Donatini.
«L’obiettivo – spiega la dirigente scolastica Claudia Del Pace – è offrire ai nostri alunni un’esperienza di socialità sana, inclusiva e autentica, capace di valorizzare le diversità e promuovere il rispetto per sé stessi, per gli altri e per l’ambiente». Durante il trekking gli studenti hanno vissuto momenti intensi di condivisione, imparando a orientarsi con le cartine, a riconoscere le stelle e a conoscere da vicino l’accoglienza riservata ai pellegrini che percorrono la Francigena per motivi religiosi, culturali o personali. Visto il successo dell’iniziativa, il progetto sarà riproposto il prossimo anno, coinvolgendo un numero più ampio di studenti.
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