Momenti di tensione questa mattina, 21 febbraio, in via dei Tini a Iolo quando un gruppo di residenti si è opposta all’apertura del cantiere per l’installazione di un’antenna di telefonia, oggetto di una petizione protocollata e firmata da oltre 450 persone. Nel testo si contesta anche l’autorizzazione all’installazione da parte del Comune perché non in linea con le nuove normative previste dalla Regione. Secondo i firmatari, infatti, il piano comunale non è stato aggiornato e non è stato indetto un processo partecipativo con la popolazione. I residenti contestano anche l’eccessiva vicinanza con le case e la chiesa di Sant’Andrea, visto che lo spazio a disposizione, il campo è di proprietà privata, consentirebbe una collocazione diversa. “Non siamo contrari alle tecnologie – spiega Michele Bartocci uno degli organizzatori della raccolta delle firme – ma vorremmo maggiore trasparenza da parte del Comune, abbiamo scoperto per caso che l’antenna sarebbe stata posizionata nella nostra frazione. Inoltre la zona scelta è a rischio idrogeologico, senza considerare che è anche molto vicina all’antica chiesa di Sant’Andrea”.
L’amministrazione comunale sta dialogando con il gestore dell’antenna per cercare una mediazione sulla posizione, per quanto riguarda il piano precisa che “la legge regionale è del 2024 e quindi in attesa di un’eventuale modifica si applicano i vecchi criteri”. Per ora l’apertura del cantiere è stata rinviata per motivi tecnici (non è stato richiesto l’istituzione del divieto di sosta davanti all’ingresso del campo dove questa mattina erano presenti numerose macchine parcheggiate che di fatto impedivano l’eccesso), la petizione passerà poi alla commissione competente per poi essere discussa in Consiglio comunale.
sulla questione è intervenuta il conisgliere di Fdi Cosimo Zecchi : “E’ evidente che ci sia un problema sia di trasparenza che di pianificazione in materia di nuove installazioni di impianti di telefonia. Per questo motivo presenterò un question time per chiedere chiarimenti all’amministrazione comunale su questa vicenda e per sollecitare un aggiornamento delle norme e dei regolamenti che disciplinano queste autorizzazioni”
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