“Senza l’igiene, la pulizia, un aspetto ordinato e curato, una città non piace a nessuno e non interessa a nessuno: né a chi ci abita, né a chi ci lavora, né, tantomeno, a potenziali visitatori e investitori. Potremmo avere le aree industriali meglio attrezzate e le bellezze artistiche più ammirevoli: nella sporcizia e nel degrado tutto si svaluta, perde di senso, vede compromesso il proprio futuro”. Così la vicepresidente di Confindustria Toscana Nord, Fabia Romagnoli, dopo la denuncia su degrado, incuria e abbandono di rifiuti fatta a Notizie di Prato e a Toscana Tv da Raffaella Pinori, titolare della storica azienda Pinori Filati. Pinori ha parlato della difficoltà e dell’imbarazzo a ricevere clienti nei propri stabilimenti – in via Gestri a San Giusto e in via Sabadell al Macrolotto 2 – a causa della mancanza di cura e decoro di strade, marciapiedi, aiuole (leggi).
Una denuncia che non resta isolata: “Sempre più frequentemente – si legge nel comunicato firmato da Romagnoli – la nostra associazione raccoglie proteste e lagnanze da parte dei soci per lo stato di incuria in cui versano molte aree di Prato. Aree industriali ma anche residenziali, storiche, monumentali, commerciali, perfino agricole, nelle periferie. L’abbandono dei rifiuti – da famigerati sacchi neri con ritagli di confezione a vecchi mobili, suppellettili, apparecchi di uso domestico – è diventato un malcostume diffuso e avvilente. Giuste le iniziative di Alia per bollare di inciviltà, con la campagna di adesivi sui rifiuti abbandonati, chi si dimostra così disinteressato al bene comune; positive anche tutte le iniziative volte a promuovere i comportamenti virtuosi e a sanzionare, anche duramente, i gesti irresponsabili. Quello del decoro urbano e della lotta al degrado è un obiettivo che nell’ambito del Comune di Prato e di tutti i Comuni dell’area dovrebbe essere prioritario. Come associazione – conclude la vicepresidente Romagnoli – ci siamo spesso occupati del problema dello smaltimento dei rifiuti a causa delle ben note carenze impiantistiche; ma anche la loro raccolta è un dato essenziale. Non è un puro fatto estetico, non è un ‘di più’, non è un fatto marginale. Igiene, decoro e cura della città devono essere obiettivi centrali per il futuro di Prato”.
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