Ottantadue giorni dall’insediamento del commissario Sammartino in Comune e 81 dalla lettera a lui inviata dal delegato Coni di Prato, Massimo Taiti, per offrire disponibilità, impegno, conoscenza e collaborazione per affrontare il tema dello sport pratese. “I giorni sono trascorsi senza che abbia ricevuto alcun riscontro – scrive oggi, venerdì 10 ottobre, Taiti al commissario – prendo io pertanto l’iniziativa di esporle come la situazione dello sport pratese, dal punto di vista dell’impiantistica, sia a dir poco catastrofica”. E via all’elenco a “102 giorni da quando è iniziata la stagione 2025/2026: “Mi riferisco – dice Taiti – alle piscine, alle palestre e ai campi di calcio, per non parlare dello stadio comunale che tra l’altra non ha più un punto di ristoro per la curva finalmente colma di tifosi. Tali carenze riguardano tutte quelle discipline che necessitano di impianti al chiuso o al coperto. Nella mia e-mail del 21 luglio – puntualizza il delegato provinciale Coni – recitavo testualmente ‘mi metto a sua completa disposizione per ogni bisogno le occorresse in merito alle problematiche inerenti lo sport sul nostro territorio”. Chiara una punta di polemica nelle parole di Massimo Taiti che da tempo denuncia il disastro degli impianti sportivi pratesi: “Ritegno che il Coni – continua la lettera indirizzata al commissario – sia l’Agenzia sportiva istituzionale più accreditata per poterla coadiuvare nell’affrontare una situazione che, come ho già detto, è tragicamente complessa. Gli impianti sono per la maggior parte inagibili, perennemente in deroga, con manutenzione ordinaria e straordinaria insufficiente e alcuni chiusi per interventi della Asl. Tutto ciò mette a rischio la pratica sportiva di centina di giovani sportivi e in ginocchio tante società”.
Taiti aggiunge che la lista, a citare tutte le criticità, sarebbe “troppo lunga”. “Alla piscina di Iolo, progetto fiore all’occhiello delle passate legislature – stentano a partire i lavori e non vorrei – ancora il delegato Coni – che ripercorresse i tempi biblici del sottopasso del Soccorso, mentre nella piscina di via Roma ci si allena di notte e all’aria aperta. Tutto questo è inconcepibile e ingiustificabile. Decine di società si sono rivolte alla Delegazione provinciale Coni lamentando di non avere un punto di riferimento per ottenere una risposta alle loro più che legittime richieste”.
Massimo Taiti rinnova la disponibilità a mettere al servizio della causa la sua conoscenza, la sua esperienza e il suo impegno, e conclude ricordando come “i valori e i principi generali dello sport siano stati inseriti a pieno titolo nella Costituzione con la modifica dell’articolo 33”.
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