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Il vescovo Nerbini e la sindaca Bugetti hanno donato le stole per il Giubileo realizzate dalle aziende pratesi


Sono destinate ad essere indossate dai Missionari della Misericordia, sacerdoti inviati in tutto il mondo con il mandato di portare perdono e speranza. La consegna stamani al Vaticano nelle mani di monsignor Fisichella in rappresentanza di Papa Francesco


Claudio Vannacci


“Questo dono è un tesoro che ci commuove e ci invita a portare la Misericordia nel mondo”. A nome di papa Francesco, monsignor Rino Fisichella ha ricevuto dal vescovo Giovanni Nerbini e dalla sindaca Ilaria Bugetti una delle millecinquecento stole che il distretto industriale di Prato ha donato alla Santa Sede in occasione del Giubileo della Speranza. Come avvenuto nel 2000, quando il genio pratese realizzò il piviale indossato da Giovanni Paolo II per l’apertura della Porta Santa, venticinque anni dopo la città del tessile ha rinnovato la propria amicizia con il Santo Padre e ha realizzato una veste liturgica per il Giubileo 2025. Su richiesta di papa Francesco, Prato ha creato le stole per i Missionari della Misericordia, sacerdoti inviati in tutto il mondo con il mandato di portare perdono e speranza.
La consegna della stola è avvenuta questa mattina, 29 marzo, nei Giardini Vaticani, all’inizio del rosario recitato da oltre cinquecento Missionari della Misericordia arrivati a Roma da Paesi di tutti i continenti. Il paramento sarà poi distribuito domani ai sacerdoti prima della celebrazione festiva, come mandato per un rinnovato impegno nel loro ministero dedicato alla riconciliazione.
“Queste stole, che accompagneranno la vostra opera nel portare perdono e misericordia, sono il frutto del lavoro dell’uomo – ha detto il vescovo Giovanni Nerbini -, sono realizzate con tessuti innovativi, prodotte dalla creatività degli imprenditori pratesi. Il desiderio di fare questo dono nasce dal gesto che Prato compì nel 2000, quando creò e donò il tessuto per confezionare il piviale di Giovanni Paolo II. Oggi questo legame con il Santo Padre si rinnova”.
“Per noi questa è una giornata bellissima perché ha il significato profondo del dono che ci avvicina alla riconciliazione. – afferma la sindaca Ilaria Bugetti – Mettiamo a disposizione il saper fare, la capacità e l’operosità della nostra città come segno grande di speranza per questo Giubileo. Prato è legata a un tessuto sacro, la cintola di Maria, da secoli custodita insieme da Diocesi e Comune, unite al fianco l’una dell’altra. Questo dono rinnova questo legame perché si possa mandare a tutto il mondo un messaggio di pace e di collaborazione”.
Le stole, realizzate con il concorso di diverse aziende del distretto tessile pratese, sono state particolarmente apprezzate per la loro bellezza e la pregevolezza nella fattura. Sono realizzate in jacquard, particolare tessuto usato per ottenere disegni complessi, creati direttamente nel corpo del prodotto. Sul paramento, posto all’altezza del cuore come simbolo di conversione, è stato tessuto un disegno, ideato dal vicario generale della Diocesi di Prato monsignor Daniele Scaccini. L’immagine è composta dalla croce contenuta nel logo del Giubileo, con al posto dell’ancora finale un filo che si intreccia con le chiavi di San Pietro.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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