Un incidente sull’autostrada che fa tardare l’autobus sostitutivo tra Bologna e San Benedetto Val di Sambro. Un treno di coincidenza che parte senza attendere l’arrivo dei bus. Si spiega così la disavventura vissuta oggi, 12 giugno, da qualche decina di pendolari sulla linea Prato-Bologna, in gran parte persone che abitano in Val di Bisenzio e che già devono fare i conti con i disagi provocati dai lavori che anche questa estate provocano blocchi e chiusure sulla linea Direttissima. A denunciare l’accaduto è uno di loro, uno studente pendolare di Vaiano. “Nel ritorno dall’università – racconta – ho preso il bus sostitutivo delle 15:10 che sarebbe dovuto arrivare alla stazione di San Benedetto Val di Sambro Castiglione dei Pepoli alle ore 16:10 per poi prendere la coincidenza in direzione Prato Centrale alle 16:22. A Bologna Centrale sono partiti due autobus poiché la capienza di uno solo non era sufficiente a trasportare tutti i passeggeri e a causa di un incidente sull’autostrada A1 gli autisti hanno dovuto fare un percorso alternativo e siamo arrivati alla stazione di San Benedetto Val di Sambro Castiglione dei Pepoli alle 16:40 scoprendo che la coincidenza per Prato Centrale era partita secondo l’orario del tabellone senza aspettarci. A questo punto abbiamo iniziato a chiamare i numeri di riferimento di Trenitalia per sapere com’era possibile che avessero fatto partire il treno, probabilmente vuoto, senza aspettarci e ci è stato riferito dall’operatore che è mancata la comunicazione tra autista e capotreno e quindi il treno è partito in orario”.
“A questo punto – prosegue lo studente – abbiamo chiesto che il problema venisse risolto con un altro treno o con un autobus che ci portasse a destinazione ma abbiamo ricevuto come risposta un no: non c’era modo far arrivare neanche un autobus a prenderci anche se nel piazzale della stazione ce ne sono fermi tre grandi e due piccoli. Inoltre siamo stati bloccati in una stazione nel mezzo al niente, lontana dal paese, senza personale Trenitalia, con il bar chiuso e senza neanche una macchinetta automatica per comprare una bottiglietta d’acqua. Ci sono anche dei bambini e degli anziani, abbandonati nel mezzo al nulla da un servizio già pessimo senza beni di prima necessità (acqua e cibo) e ci siamo solo sentiti dire che dobbiamo aspettare il treno delle 18:42”.
Alla rabbia per il disservizio si aggiunge poi il rammarico: “Visti i problemi in autostrada – conclude il pendolare – potevano dirci di prendere l’autobus delle 16:10 che sarebbe arrivato direttamente a Prato Centrale, invece siamo qui ad aspettare e sperare che nessuno abbia bisogno di bere o mangiare perché non abbiamo neanche quello”.
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