L’orto sonoro in via Spina si riaccenderà, dal 6 all’8 giugno, per la decima edizione del Santa Valvola Fest. La manifestazione, che in questi anni ha offerto selezioni di artisti ricercate ed interessanti, festeggerà con un cartellone particolarmente ricco. La prima novità è nelle date, in anticipo rispetto alla tradizionale collocazione settembrina. La seconda è l’anticipazione che si terrà domani giovedì 29 maggio dove, alle 21, suoneranno gli Acid Mothers Temple. La formazione giapponese, capitanata indicutibilmente dal chitarrista Kawabata Makoto, vanta cento dischi in bilico tra noise e progressive. Da trent’anni esatti sulle scene, Makoto e soci con la line up nota come Acid Mothers Temple & The Melting Paraiso U.F.O. arriveranno al Santa Valvola Fest nell’ambito del “Dark Within Of Astropia Tour” che toccherà tutta Europa e la Gran Bretagna. Nella stessa sera, sarà sul palco anche Devid Ciampalini, una sorta di cosmonauta del noise che produce musica fantascientifica utilizzando strumenti vintage. Autodidatta, Ciampalini che sta al pentagramma come i racconti Urania stavano alla letteratura presenterà “Eterna”. Un’opera sonora suddivisa in capitoli proprio come un libro nella quale ci si avventura alla scoperta di un pianeta del futuro chiamato appunto Eterna. Con lui sul palco ci saranno i Sopraterra, duo zurighese formato dalla compositrice polacca Magda Drozd e dall’artista italiano Nicola Genovese. Anche in questo caso è difficile etichettare le loro composizioni che, come ben dimostra l’album “Seven Dances to Embrace the Hollow”, spaziano dalla psichedelia al drone passando per note barocche o post rock.
La manifestazione vera e propria che inizierà venerdì 6 giugno riserverà molte piacevoli sorprese. Ad aprire la tre giorni saranno i Brenso. Sestetto bolognese nelle cui vene scorre punk e il cui nome è la contrazione tra breve e intenso. Quattro i dischi all’attivo di quella che loro definiscono musica post COVID, l’ultimo dei quali si intitola “The Abyss”, l’abisso.
A seguire gli A/lpaca. Quartetto di Mantova che si è fatto conoscere con “Make it better”, raccolta di brani in cui si strizza apertamente l’occhio al beat. A chiudere la prima serata live saranno i DARTZ, trio neozelandese di Wellington, che con le loro composizioni tra punk e garage hanno meritato per ben due volte altrettante nomination agli APRA, l’equivalente dei Grammy Awards negli Stati Uniti. Sabato 7 giugno, gli headliner della serata saranno i Disquieted By. La band autrice dell’ultimo album “Pet of the week” e del celebre “Lord of Tagadà” sarà anticipata dagli Astral Projection Class, formazione che propone un meltin’ pot tra alternative e indie-folk. Sotto i riflettori, subito dopo, La Morta Gora, militanti dell’hardcore punk in arrivo da Pisa.
Ad aprire la giornata Bozoo, trio praese. Domenica 8 giugno, saranno protagonisti i ticinesi Peter Kernel con il loro indie rock, i Finnegans, band lombarda autrice di brani come “Socrate è ubriaco sulla 91”, i To Je Zivot?, band hardcore da Crema, Giovane Veltro e Röen, duo di rapper pratesi con all’attivo pezzi come “Birra e Ganja”, gli Haze To Burn, formazione con il cuore toscano ma la grinta dei Kyuss, e i Selûne, punk band tutta al femminile.
Come nelle passate edizioni, anche quest’anno, ognuno dei tre giorni prevede , dopo i live, grandi djset. Venerdì 6 giugno le puntine saranno nelle mani di Dis0rder, sabato 7 giugno dell’amatissimo Pippo dj che come ogni anno animerà la serata dedicata al Cencio’s, e domenica 8 giugno della Spiteful Skillz Crew. Durante il Santa Valvola Fest, i cui cancelli apriranno alle ore 18 con inizio dei concerti alle ore 19, saranno in funzione punti ristoro anche veg. Per informazioni [email protected]
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