Famiglie vaianesi sul piede di guerra a seguito della decisione dell’amministrazione comunale di rimodulare verso l’alto delle tariffe per i servizi scolastici comunali, previste per l’anno scolastico 2025/2026. Nel mirino, in particolare, gli aumenti fino al 65% del costo della mensa scolastica e gli incrementi fino a 100 euro per il servizio di pre e post scuola.
Fino a giugno, il servizio di ingresso anticipato e uscita posticipata era fissato a 180 euro annuali a prescindere dal reddito Isee. Da settembre entrano in vigore fasce di reddito che determinano un costo variabile da un minimo di 150 euro fino a un massimo di 280 euro. Un rincaro che ha fatto scattare la protesta di molti genitori.

Non va meglio sul fronte mensa: il contributo fisso mensile per le famiglie con reddito superiore ai 22mila euro passa da 5 a 7 euro, mentre il costo del pasto diminuisce solo per le famiglie a basso reddito.Infatti per chi ha un ISEE fino a 5mila euro, si registra un calo da 1,50 euro a 1 euro, per tutte le altre fasce, il prezzo cresce progressivamente fino a raggiungere i 5,50 euro a pasto. Nel 2024/25 a seconda del reddito il costo era di 1,50 euro, 2,30, 3, 3,40, 3,50 e oltre i 15mila euro di 3.70

“Tariffe eccessive – denunciano le famiglie – soprattutto per chi ha più figli iscritti a scuola. L’aumento va dall’8% fino al 75%, senza che la qualità del servizio sia migliorata”. Dopo un incontro con la sindaca Francesca Vivarelli, durante il quale è stata anche avanzata la proposta di una rateizzazione dei pagamenti, le mamme hanno deciso di lanciare una raccolta firme. La petizione potrà essere firmata fino al 30 giugno presso alcuni esercizi pubblici del territorio.
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