Il progetto Prama, che prevede la realizzazione di una palestra inclusiva nell’ex palazzina Avis in via Sant’ Orsola, è attualmente fermo a causa della mancanza di fondi. Sono necessari almeno 500mila euro per portare avanti l’iniziativa. “La somma – ha spiegato Claudio Sarti, presidente di Ami, che gestisce la raccolta fondi – era stata promessa da Banca Intesa San Paolo attraverso il meccanismo dei crediti dell’ecobonus, ma purtroppo l’accordo è saltato. Abbiamo invece ricevuto 260mila euro per l’antisismico”.
Il costo totale del progetto, inizialmente stimato in 700mila euro, è raddoppiato a causa della pandemia e della guerra in Ucraina. “Durante il Covid – ha continuato Sarti – i lavori si sono fermati. Intesa si era resa disponibile ad aiutarci, ma ci è voluto circa un anno e mezzo per caricare il progetto sulla piattaforma Iiloyd, poiché Avis, proprietaria dell’immobile, è una onlus e solo imprese e privati erano ammessi. Quando siamo arrivati alla fine del procedimento, il giorno della firma, la Banca ha comunicato che avrebbe versato solo una parte dei fondi”.
Nel frattempo, il cantiere bloccato è diventato rifugio per sbandati, ma è stato messo in sicurezza con un investimento significativo.(leggi) Attualmente, Ami dispone di 200mila euro di fondi raccolti, oltre ad altri 100mila messi a disposizione da Avis. “Restano aperti alcuni canali importanti – ha proseguito il presidente – anche con Dynamo Camp. Il mio sogno sarebbe di ottenere i finanziamenti per l’estate e riaprire il cantiere l’8 settembre. A quel punto, ricominceremmo la raccolta fondi per gli arredi. Faccio quindi un appello a tutti i pratesi affinché siano generosi, non solo con il Meyer, ma anche con Ami, una struttura del territorio”.
La nuova palazzina ospiterà un’area dedicata all’arrampicata per tutti i ragazzi, dove anche la carrozzina non rappresenta un limite, ma diventa parte integrante del divertimento. Sarà presente una palestra open space multidisciplinare per attività motorie individuali o di gruppo, con spalliere, specchi e parallele, un’area multisensoriale dedicata all’attività teatrale e alla stimolazione dei sensi con suoni e immagini, e uno spazio polivalente con vista sul parco urbano, destinato a incontri, eventi formativi, meeting ed esposizioni, con una cucina a disposizione anche per i ragazzi durante corsi e attività ricreative. Inoltre, è previsto uno spazio di giochi inclusivi all’aperto nel parco urbano.
Una volta completata, sarà ceduta in comodato gratuito per 30 anni all’Asl. “Si potrebbe anche pensare a una fondazione – ha concluso Sarti – che includa Ami, Avis, Asl e la società della salute”. Tuttavia, i tempi sono ancora lunghi e sarà necessario rinnovare le concessioni. “Il progetto – ha affermato Rosanna Sciumbata, residente della Commissione – è un fiore all’occhiello per la città e, soprattutto, è inclusivo. Faccio un appello agli imprenditori affinché lo sostengano”.
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