Il Pin per il 2025 gestirà la pubblicazione dei testi scientifici per l’Università di Firenze, prendendo in gestione la Firenze University Press, un’attività che porterà in cassa circa 400mila euro. Inoltre, organizzerà i master per UniFi e potrà incrementare l’attività del laboratorio Arco, intercettando nuovi bandi. Tutto questo è stato possibile grazie alla trasformazione in Fondazione.
L’altro lato della medaglia, come spiegato in commissione 2 dalla presidente Daniela Toccafondi, la mancanza di spazi e servizi, a partire dallo studentato e dalla mensa, oltre ai servizi di trasporto. “Abbiamo fatto crescere i corsi e le attività, il numero degli studenti dopo il Covid è quasi raddoppiato, arrivando a 1.850 iscritti. Ma se non si affiancano i servizi, andiamo verso l’involuzione, perdendo tutto quello che è stato fatto fino ad ora. Servono risposte immediate”.
La presidente ha fatto riferimento in particolare al corso di Textile and Fashion Design, che prevede per fine corso la realizzazione di una sfilata di moda, ma ha bisogno di tavoli grandi e spazi per i modelli che attualmente mancano. Inoltre, il Master’s degree in Urban and Regional Planning and Design for Sustainability, alla sua seconda edizione, avrà 120 iscritti, il doppio dell’anno precedente, tutti stranieri e quindi fuori sede, a cui servono alloggi.
Nel frattempo, è stata creata una piattaforma per mettere in contatto domanda e offerta, ma anche in questo caso le strutture mancano. “Bene la realizzazione di uno studentato all’ex Hospice, ha commentato Toccafondi, ma i tempi sono troppo lunghi”. Un altro servizio carente è la mensa, per cui il Diritto allo Studio Universitario ha ribadito che non ne verrà creata una a Prato. “Stiamo quindi lavorando – continua la presidente – per una mensa diffusa in accordo proprio con Dsu; stiamo ampliando le maglie delle convenzioni per cercare di ampliare l’offerta”.
In commissione è stato fatto anche il punto sulle attività: i corsi di laurea sono arrivati a 11, il settore dell’alta formazione è in continua crescita e i laboratori sono in espansione. A questo proposito, Toccafondi lancia un appello all’amministrazione comunale, che non ha rinnovato la convenzione con l’Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione (leggi). “È uno strumento fondamentale per capire la nostra realtà economica, soprattutto dal punto di vista dell’occupazione; in un momento come questo deve essere sostenuto”.
Intanto, a maggio, usciranno due lavori targati Pin: il lavoro commissionato da Prato Futura e un report sull’attività di quattro anni di Prisma.
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