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Il paradosso delle scuole Mascagni: più iscritti ma il Provveditorato taglia le sezioni


Si perde una classe alle scuole primarie e non è stata autorizzata una nuova per l'infanzia. A Bacchereto si va verso il "congelamento " per un anno


Alessandra Agrati


All’istituto comprensivo Mascagni crescono le iscrizioni alle scuole medie, alle primarie e a quelle dell’infanzia, ma il Provveditorato agli studi nell’assegnare l’organico di diritto degli insegnanti cancella una prima e non autorizza una classe della scuola materna. Il risultato è che, da una parte si perdono tre posti di lavoro e dall’altra si formano classi “pollaio” in un contesto in cui sarebbe invece necessario lavorare su piccoli numeri.
“Una scelta che non riesco a capire – spiega la dirigente scolastica Emanuela Lucirino – nel primo ciclo mi hanno levato una sezione, mentre alla scuola dell’infanzia avevo fatto richiesta di undici sezioni contro le attuali dieci proprio perché ho 209 iscrizioni . Tuttavia non è stata autorizzata, questo vuol dire che avremo classi da 28 studenti. La buona notizia, invece, è che alle scuole medie è stata istituita la seconda sezione del musicale. In questo caso si è tenuto conto del lavoro fatto e delle reali iscrizioni”. Nella decisione del Provveditorato agli studi, però, non è stato preso in considerazione un fenomeno tutto pratese: un aumento delle iscrizioni intorno al 25% in corso d’anno da parte di famiglie straniere. La preoccupazione degli insegnanti è quella di non riuscire a garantire la frequenza per questi bambini proprio perchè le classi hanno raggiunto il numero massimo degli studenti, diversamente con una tolleranza maggiore di iscritti si sarebbe potuto accogliere più facilmente chi arriva a scuola iniziata.

Complessivamente, su tutta la provincia di Prato, vengono confermate le stesse cattedre dell’anno scorso, si perdono però quattro posti sul sostegno e due all’Istituto Pontormo di Carmignano dove viene confermata l’iscrizione per i bambini che frequenteranno la scuola materna di Poggio alla Malva con la soluzione della classe mista. “A Bacchereto – spiega il sindaco Edoardo Prestanti non ci sono i numeri tecnici per proseguire. Abbiamo chiesto un incontro al Provveditorato agli studi, ma senza risposta. Stiamo pensando a una soluzione ponte: chiedere un anno di pausa mantenendo il codice meccanografico”.

Come prospettato non è stata autorizzata la classe a moduli alla primaria di Vergaio, mentre è stato confermato il liceo del Made in Italy al Rodari. Aumentano le cattedre alle superiori, dove non è ancora arrivata l’onda della denatalità come ai nidi e alle materne. “Siamo complessivamente soddisfatti – ha spiegato Filomena Di Santo Fc Cgil – infatti non si perdono posti di lavoro, ci saranno spostamenti da una scuola all’altra nell’ottica della compensazione”. Ora si aspetta l’organico del personale Ata altro punto dolente, questa volta per la presenza sul territorio di tanti Ic diffusi con plessi dislocati anche distanti fra loro. L’assegnazione, infatti, avviene sul numero degli studenti e non su quello degli edifici.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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