Dieci nuovi laboratori ad alta tecnologia per formare gli studenti di domani. È quanto inaugurato questa mattina, 6 ottobre, dal ministro per il Pnrr Tommaso Foti all’istituto tecnico Buzzi di Prato, dove sono stati realizzati spazi didattici moderni grazie a un investimento complessivo di 2 milioni di euro di fondi Pnrr, di cui 1,5 milioni richiesti da Mita Academy e il resto dalla scuola.
“Il Buzzi il prossimo anno celebrerà i suoi 140 anni dalla fondazione – ha ricordato il ministro – e oggi rappresenta un ponte tra la tradizione tessile di Prato e l’innovazione tecnologica. Questi laboratori sono fondamentali per formare giovani competenti e appassionati, colmando il divario tra domanda e offerta di lavoro”.
I nuovi spazi, realizzati all’interno dell’istituto di viale della Repubblica, coprono tutte le fasi del ciclo produttivo tessile, oltre a settori come meccanica, biologia, informatica e realtà aumentata, già utilizzata dagli studenti di chimica.
Ad accompagnare il ministro c’erano il responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli e l’onorevole Chiara La Porta (FdI) candidata al Consiglio regionale, che ha annunciato ulteriori fondi per le scuole pratesi messi a disposizione dl Ministero del Merito: “Il governo Meloni ha stanziato 804mila euro per i laboratori degli istituti Datini, Dagomari, Marconi e Gramsci Keynes. È un investimento nella formazione e nel ricambio generazionale”.
Il dirigente scolastico Alessandro Marinelli ha spiegato che i nuovi laboratori sono stati ricavati liberando e riqualificando spazi interni, con la consulenza del Museo del Tessuto. “Un risultato importante – ha detto – che ci ha permesso di modernizzare la scuola e formare anche i docenti. Le nostre macchine sono le stesse usate nelle aziende del distretto”.
Alla cerimonia ha partecipato anche l’onorevole Erica Mazzetti (Forza Italia): “Il Buzzi è una realtà virtuosa, capace di sfruttare concretamente i fondi del Pnrr con una visione proiettata al futuro, a differenza di quanto fatto dalle amministrazioni locali e regionali”.
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