È stata respinta, con otto voti contrari, due astenuti e due favorevoli, dal Consiglio comunale di Vaiano la mozione presentata dalla consigliera Emanuela Paci, capogruppo del gruppo consiliare Vaianesi, che chiedeva l’avvio di una procedura per individuare un immobile da destinare ad una Tenenza dei carabinieri unica per i Comuni di Cantagallo, Vaiano e Vernio.
Secondo l’Amministrazione comunale guidata dalla sindaca Francesca Vivarelli, la creazione di una tenenza unica – che comporterebbe l’eliminazione delle attuali stazioni di Vaiano e Vernio – non garantirebbe il controllo capillare ed efficace del territorio ed un innalzamento del livello di sicurezza, per il quale è fondamentale una presenza decentrata dei presidi.
«La sicurezza per l’amministrazione è un tema e un obiettivo fondamentale, ma l’idea di un presidio unico – sottolinea la sindaca di Vaiano – non ci sembra la soluzione giusta per il nostro territorio: poter contare sulla presenza dell’arma dei Carabinieri, con presidi a nord e a sud della Val di Bisenzio, è un elemento fondamentale, a cui ci pare sbagliato rinunciare, in considerazione delle caratteristiche del territorio e delle esigenze delle nostre comunità. Uno degli elementi di forza che garantisce efficacia nell’azione di prevenzione, controllo e repressione dei Carabinieri, è proprio la loro presenza capillare sul territorio: la capacità di integrazione dell’arma dei Carabinieri nelle comunità locali è una garanzia per i cittadini. Chiedere l’istituzione di una tenenza non solo rischia di farci perdere questo presidio diffuso, ma non è nemmeno detto che la sede sarebbe a Vaiano, visto che l’istituzione e la collocazione di una tenenza dipende, oltre che dalla consistenza demografica del territorio in cui è inserita, dal dato di incidenza dei reati e dal livello di rischio e di criticità».
Attualmente il territorio è servito da 10 carabinieri a Vaiano, 7 a Vernio e 3 forestali nei comuni di Vernio e Cantagallo. Una tenenza, come quella di Montemurlo, conta 25-26 militari, parte dei quali sono impiegati nelle attività di ufficio e quindi non disponibili per il servizio attivo sul territorio.
«L’estensione di copertura oraria che sarebbe garantita da una tenenza può essere ottenuta con scelte più adatte al nostro contesto. Intanto – prosegue la sindaca – non ci sembra che emerga l’esigenza di avere gli uffici dei carabinieri aperti in orario notturno. Invece riteniamo necessaria una copertura del controllo e della presenza sul territorio maggiore ed estesa con più pattuglie anche in orario notturno e festivo. Ad onor del vero, è giusto riconoscere il lavoro che già oggi i Carabinieri della Val di Bisenzio svolgono per dare, attraverso la capacità di coordinamento tra la stazione di Vaiano e quella di Vernio, maggiore copertura possibile in questo senso. Tuttavia riteniamo utile chiedere un incremento degli organici delle due attuali stazioni per potenziare il servizio nelle fasce orarie e nei giorni di minor presenza».
Vivarelli ribadisce anche la necessità di sbloccare il turnover nella Polizia municipale.
«Nel novembre scorso, durante l’audizione in Commissione parlamentare sullo sfruttamento del lavoro, insieme ad altri sindaci ho chiesto formalmente al Governo di stralciare il blocco del turnover per poterci consentire di assumere altri agenti di polizia municipale. È un provvedimento fondamentale se si vuole davvero rafforzare la sicurezza dei cittadini. È necessario aumentare l’organico delle forze dell’ordine senza sacrificare la capillarità e il coordinamento, mantenendo le competenze specifiche di ciascun corpo».
Secca la risposta di Emanuela Paci “Quando si parla di sicurezza, servono risposte concrete, non narrazioni di comodo. La sindaca Vivarelli sostiene che l’attuale sistema di presidio dei Carabinieri in Val di Bisenzio sarebbe capillare ed efficace. Ma allora ci spieghi perché, ogni giorno, le stazioni di Vaiano e Vernio chiudono alle 17, e dopo quell’orario – lo sanno tutti – intervengono le pattuglie da Prato o Montemurlo”
FdI punta anche il dito contro il sottodimensionamento della Polizia Municipale, oggi operativa con un organico ridotto di quasi il 50%. «Se la sicurezza è davvero una priorità, perché l’Amministrazione non ha ancora agito per rafforzare un corpo che potrebbe supportare attivamente l’Arma nei servizi di controllo del territorio? Non bastano le parole, servono scelte coraggiose e atti concreti.»
Tra i motivi del “no” alla tenenza, la Sindaca ha sottolineato l’incertezza sulla sua localizzazione. «È paradossale – replica Paci – che chi ha promosso per anni il principio del “Comune unico” oggi si fermi davanti a un possibile vincolo di campanile. La verità è che la collaborazione tra Comuni deve valere sempre, non solo quando fa comodo.»
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