Categorie
Edizioni locali

Grana per il raddoppio del Soccorso: il Consiglio di Stato dà torto ad Anas e autorizza la nuova chiesa dei cristiani evangelici cinesi


La sentenza arriva quando ormai tutto sembrava pronto per il via ai lavori. Il nodo del contendere era la distanza dalla sede stradale dell'edificio che ora può essere costruito


Nadia Tarantino
loading...


Il raddoppio della Declassata al Soccorso inciampa nella Chiesa cristiana evangelica cinese. Il braccio di ferro ingaggiato da Anas per bloccare il progetto dell’associazione di costruire una nuova sede in via Verona e in questo modo evitare che l’area di pertinenza della strada venisse intaccata, non ha dato risultati: il Consiglio di Stato, infatti, ha confermato la sentenza di primo grado facendo sue le ragioni della terza sezione del Tar che, la scorsa estate, aveva bocciato il parere negativo espresso dalla società di fronte alle ambizioni di una ‘casa’ di preghiera più grande per dare spazio anche a un centro direzionale.
Tutto nasce dal passaggio della Declassata ad Anas, nel 2015, e della conseguente classificazione in strada statale. Una classificazione che – ha chiarito il Consiglio di Stato – non cambia la destinazione delle strade intorno che erano e restano ‘centro abitato’. Ed è su questo che si è consumata la battaglia giudiziaria tra la società, assistita dagli avvocati Costanzo Cascavilla e Maria Pacifico, e la Chiesa cristiana evangelica cinese di Prato, assistita dagli avvocati Mario Ettore e Franco Bruno Campagni. Una battaglia riguardo la quale il Comune di Prato, chiamato in causa da Anas, è rimasto sostanzialmente alla finestra: “Si è costituito in giudizio – si legge nella sentenza – depositando dapprima una mera memoria di costituzione formale e poi un’ulteriore memoria con la quale ha fatto presente la propria neutralità rispetto all’esito del processo”. Come dire: vedetevela tra di voi e fateci sapere.
E le notizie non sono confortanti per il progetto del raddoppio del nodo del Soccorso perché l’associazione cinese potrà allargarsi senza preoccupazione alcuna di invadere la fascia di rispetto  dal confine stradale che, come ha ribadito Anas, è di 30 metri per le strade di tipo C (attuale classificazione della Declassata) e addirittura di 40 se di tipo B in virtù del “progetto di ammodernamento con la realizzazione di una strada a doppia carreggiata”.
Né 30 né 40 per i giudici del Consiglio di Stato, ma 20 come per le strade inserite nei centri abitati perché non vale l’automatismo, invocato dalla società, secondo cui il passaggio da comunale a statale della Declassata comporta una nuova classificazione per le vie limitrofe.
I giudici, rispondendo ad alcuni dei motivi di ricorso proposti dai legali di Anas, ha sonoramente bacchettato il Comune di Prato che, nel 2015, pur di raddoppiare quel tratto di Declassata scegliendo il costosissimo quanto impattante sottopasso, ha assunto in appena tre mesi due pareri tra loro contrastanti: il 23 giugno la delimitazione, con delibera della Giunta, del centro abitato includendo anche l’immobile destinato a diventare nuova sede dell’associazione cinese; il 15 settembre l’approvazione, sempre con delibera della Giunta, del protocollo di intesa sottoscritto da ministero delle Infrastrutture, Anas, Regione Toscana, Città metropolitana di Firenze, Province di Prato e Pistoia, Comuni di Prato, Firenze, Pistoia, Campi Bisenzio, Calenzano e Sesto Fiorentino, di considerare la strada come statale “affinché Anas possa procedere alla realizzazione di un intervento di raddoppio interrato nel segmento compreso tra le intersezioni di via Marx e di via Nenni per un importo stimato di 31 milioni di euro” (oggi siamo a una spesa di 67 milioni, ndr).
Due passaggi opposti con il secondo – spiega il Consiglio di Stato – che non cancella il precedente: “Illogico che il Comune, dopo aver espressamente provveduto a delimitare il perimetro del centro abitato, lo ridefinisca appena pochi mesi dopo, peraltro in via soltanto implicita, senza assumere provvedimenti espressi in tal senso”.
Ecco, insomma, che il raddoppio della Declassata deve ora misurarsi con la sentenza del Consiglio di Stato che, di fatto, dà il via libera alla nuova sede della Chiesa cristiana evangelica. (nadia tarantino)

Edizioni locali: Prato

CONSIGLIATI

logo_footer_notiziediprato
logo_footer_notiziediprato

Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)
©2024 Notizie di Prato - Tutti i diritti riservati
Powered by Rubidia