“Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita. Il Risorto, ti chiama e ti aspetta per ricominciare. Quando ti senti vecchio per la tristezza, i rancori, le paure, i dubbi, i fallimenti, Lui sarà lì per ridarti la forza e la speranza” Riprendendo queste parole di Papa Francesco, il vescovo di Prato Giovanni Nerbini ha voluto rivolgere, i propri auguri a tutti i cittadini pratesi. Nonostante il momento di forte incertezza politica ed economica, Nerbini ha esortato tutti a non perdere la speranza ma a continuare senza allarmismi, ad affrontare le sfide quotidiane richiamando alla responsabilità che tutti, singoli e sistemi, hanno nell’esercitare il bene. “Il mio augurio è questo- aggiunge- Che ci lasciamo toccare e rinnovare dal Risorto perché sappiamo rinnovare la nostra terra e la nostra storia”. Nelle parole del religioso, l’esortazione a non perdersi d’animo, a lavorare per risollevarsi dalle crisi di ogni tipo con devozione e fede. “La liturgia cattolica del giovedì santo, primo giorno del triduo pasquale, ripresenta ogni anno un gesto di straordinario valore: la lavanda dei piedi compiuta da Gesù nei confronti dei discepoli. Per un credente è un gesto di forte impatto ed efficacia che ricorda come ci si pone di fronte agli altri- spiga Nerbini- Ma ha una forte valenza «laica» perché, in chiave simbolica, richiama un dato presente nell’esperienza di ciascuno. È il criterio che governa la vita famigliare nella quale ciascuno contribuisce per quello che può al bene comune e tutti insieme ci si prende cura del più piccolo e del più debole”.
Riproduzione vietata