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Gli 80 anni dalla Liberazione, a Prato iniziative tutto l’anno per raccontare e ricordare il sacrificio dei partigiani


Il percorso è stato organizzato da Anpi, Comune di Prato e Museo della Deportazione e Resistenza in collaborazione con molte associazioni locali. Tanti gli appuntamenti in programma


Samuela Pagliara


Durerà un anno intero la rassegna di appuntamenti per celebrare, a Prato, il valore della memoria a ottant’anni dalla Liberazione d’Italia. Anpi, Comune e Museo della Deportazione e Resistenza hanno costruito un percorso che abbraccia linguaggi e collaborazioni  differenti per coinvolgere ogni fascia d’età e onorare il ricordo di uno degli eventi storici più importanti del nostro Paese nonchè la costruzione delle sue fondamenta. Dalla Liberazione alla nascita della Repubblica fino alla scrittura della Costituzione antifascista attraverso un percorso culturale capace di declinare il valore della memoria in ogni sua forma privata e collettiva. Da qui sono nate collaborazioni con un ampio ventaglio di associazioni locali come Arci, Cinema Terminale, il centro antiviolenza La Nara, la Diocesi, Associazione Libera, Legambiente, Cgil, Pecci, Cgil, FareArte, Circolo I Risorti, Il Castello e Libertà e Giustizia. Un anno di approfondimenti storici, visite guidate, rassegne di cinema e letture ma anche spettacoli teatrali e l’incontro con i testimoni della Resistenza come- ad esempio- quello con Adelmo Cervi figlio di Aldo, uno dei sette fratelli uccisi dai fascisti a Reggio Emilia il 28 dicembre del 1943, in programma il prossimo 21 febbraio al circolo La Libertà di Viaccia.  Tra gli appuntamenti anche passeggiare sui sentieri dei partigiani e nelle fabbriche teatri di scioperi nel 44: le storie degli operai in lotta per il salvataggio del patrimonio industriale della città e poi il ricordo di quel 7 marzo quando vennero arrestati 152 pratesi, prelevati direttamente dalle case e dalle fabbriche, per finire nel campo di concentramento di Mauthausen: ne tornarono solo 24.

Ad aprire la rassegna sarà il Cinema Terminale che mercoledì 19 febbraio proietterà “Roma città aperta”, il capolavoro del cinema neorealista di Roberto Rossellini con l’indimenticabile Anna Magnani e Aldo Fabrizi. A seguire, domenica 23 febbraio alle 15, la passeggiata urbana a Figline organizzata da FareArte in replica anche l’8 marzo con un focus sul ruolo delle donne nella Resistenza. Domenica 9 marzo alle 15.30 un’altra passeggiata, stavolta organizzata dal circolo I Risorti su “La Resistenza a Prato. Le sue fabbriche, gli scioperi”. Mercoledì 19 marzo alle 18 al cinema Terminale la proiezione del film “Tutto quello che vuoi” (2017) di Francesco Bruni. Giovedì 20 marzo alle 18 alla biblioteca Lazzerini la presentazione del libro “Gli uomini pesce” con l’autore Wu Ming e sabato 22 marzo sempre alla Lazzerini è fissata l’inaugurazione della mostra e la conferenza del “Premio Prato” di Jella Lepman. Domenica 23 marzo alle 15.30 il circolo I Risorti organizza la passeggiata “La Resistenza a Prato” su Galceti. Sabato 29 marzo alla Biblioteca Lazzerini Rosario Esposito La Rossa presenta il suo libro “La Costituzione spiegata ai fascisti”.

“L’anniversario ci fornisce l’occasione per sottolineare il valore – storico, sociale e umano – di questa pagina di storia e dell’importanza che riveste la sua eredità per il nostro paese – sottolinea la presidente provinciale ANPI di Prato Angela Riviello – Con il trascorrere degli anni e lo scomparire dei testimoni è ancora più necessario lavorare tutti insieme per trasmetterla alle nuove generazioni. Il nostro intento è quindi proprio quello di coinvolgere i giovani, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Saranno sempre gli invitati speciali di ogni iniziativa”.

“Non dobbiamo mai essere sazi di conoscere in profondità cosa è accaduto 80 anni fa, la storia della liberazione del Paese e della città dalle truppe nazifasciste e il sacrificio che tanti ragazzi hanno compiuto in nome di un bene superiore, la nostra democrazia – sottolinea la sindaca di Prato Ilaria Bugetti – Non è, e non sarà mai abbastanza. Ecco perché ritengo davvero importante questa rassegna di appuntamenti che ci accompagnerà per tutto l’anno”.

“La Fondazione prosegue la sua collaborazione sul territorio pratese con tutte le realtà che sono impegnate nella costruzione di una cultura democratica e antifascista – conclude il presidente della Fondazione Museo della Deportazione Massimo Chiarugi – Questo cartellone di iniziative è il segno evidente che c’è un impegno comune che passa attraverso la conoscenza; ogni realtà lo fa attraverso gli strumenti che sente più appropriati, la fondazione ha perciò deciso di offrire una riflessione sui libri di testo per le scuole che possono diventare essenziali per costruire opinione pubblica in senso democratico”.

Edizioni locali: Prato

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(N° 4 del 14/02/2009)
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