A 80 anni dalla liberazione di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio del 1945, ricordare è ancora un dovere. Per questo la Fondazione Museo e Centro di documentazione della Deportazione e Resistenza di Prato hanno organizzato un ricco cartellone di eventi, curati direttamente o in collaborazione con enti fondazioni e associazioni locali e non solo, per ripercorrere una delle pagine più buie del Novecento. A partire dal Museo della Deportazione di Prato, ma anche dal Memoriale delle Deportazioni di Firenze (viale Giannotti 81-85), a cui si aggiungono gli eventi sotto l’egida della Regione Toscana, sempre con la collaborazione del Museo della Deportazione. Incontri, passeggiate, il racconto-concerto, eventi per le scuole e l’immancabile apertura straordinaria del Museo pratese.
“La Fondazione prosegue il suo costante e continuo impegno nella conoscenza della storia e nella costruzione di memoria – sottolinea il presidente del Museo della Deportazione Massimo Chiarugi -Sono azioni necessarie per valorizzare le radici su cui si fonda la nostra Costituzione, che è nata dall’antifascismo. E le iniziative intendono agire tanto sul piano della formazione e dell’educazione, quanto su quello della costruzione di cittadinanza attiva nel presente”
“La memoria è una costruzione, uno scuotere di coscienze continuo e formativo- afferma l’assessore alla memoria del Comune di Prato Chiara Bartalini– Celebrare il Giorno della Memoria significa guardare nell’abisso della messa a sistema di un odio irrazionale cercando di capirne la genesi storica che è apparsa sotto traccia, sporadica, con un retrogusto settario anche per gli stessi destinatari di tale odio, quasi a muovere un sentimento di sollievo in chi ne era momentaneamente risparmiato”. “I percorsi e le progettualità che ogni anno attiviamo e finanziamo vogliono sottolineare l’attualità del tema memoria, non solo commemorazione ma attualizzazione per un futuro di valori importanti” aggiunge l’assessore del Comune di Montemurlo Valentina Vespi.
In ordine cronologico:
Lunedì 20 gennaio, collaborazione al corso di formazione online per insegnanti a cura di Isgrec e lunedì 3 febbraio visita al Memoriale delle deportazioni di Firenze e al Museo della Deportazione e Resistenza di Prato. Giovedì 23 gennaio ore 9 al Liceo Artistico Umberto Brunelleschi, Incontro con Alessandra Martini, figlia di Marcello – giovane staffetta partigiana, arrestato a Montemurlo e deportato a Mauthausen. Sarà raccontata la storia di Marcello Martini, anche attraverso il fumetto a lui dedicato che sarà distribuito ai ragazzi. A conclusione del progetto educativo realizzato con gli studenti del Liceo Brunelleschi approfondimento del podcast sulla deportazione pratese “Memorie di Famiglia”. Evento promosso dal Comune di Montemurlo con il contributo di Unicoop sezione soci Prato e organizzato dal Museo della Deportazione. Lunedì 27 gennaio ore 9 nella sala maggiore del Comune di Pistoia, Enrico Iozzelli introduce l’incontro degli studenti dell’IPSSCS Einaudi di Pistoia con Kitty Braun Falaschi, superstite dei lager di Ravensbrück e Bergen-Belsen. Iniziativa a cura dell’Istituto Einaudi e della Fondazione con la compartecipazione del Comune di Pistoia.
Sabato 25 gennaio dalle 17, “1944 a Prato: fabbriche. deportazioni, libertà” tra piazza dei Macelli, Polo Campolmi, piazza San Marco, piazza San Francesco e Castello dell’Imperatore cercando le pietre d’inciampo. Le fabbriche di Prato custodiscono storie di guerra poco note, di imprenditori e operai in lotta per la causa comune del salvataggio del patrimonio industriale e della tradizione tessile della città. Un particolare itinerario industriale nel Giorno della Memoria per scoprire e ricordare ciò che avvenne nell’ultimo anno di guerra. Storie di privazioni e violenza, storie di solidarietà̀ e salvezza nelle fabbriche pratesi. Prenotazione obbligatoria scrivendo a [email protected]. Evento gratuito organizzato da Comune di Prato, Fondazione CDSE, Museo del Tessuto. Sempre sabato 25 gennaio alle 18 nel salone del Consiglio Comunale di Prato il racconto concerto “Memoria e storia del popolo sinto e rom ad Auschwitz” a cura di Gruppo Romani project con Santino Spinelli. Memoria e storia della Popolazione Rom e sinta durante la Seconda guerra mondiale e sullo sterminio dei Rom e Sinti che ebbe il suo più tragico epilogo ad Auschwitz-Birkenau. L’incontro vede protagonisti i rappresentanti nazionali delle comunità romanès. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Evento promosso e realizzato con il contributo del Comune di Prato.
Domenica 26 gennaio alle 10, visita al Memoriale delle deportazioni di Firenze. Iniziativa promossa dal Comune di Vernio e dall’Anpi di Vernio con la collaborazione del Museo della Deportazione. Per gli interessati è prevista una partenza in bus alle 8.30 da San Quirico (piazza Nelson Mandela, il piazzale della Cap)alle 8.30, per arrivare a Firenze, al Memoriale (viale Giannotti 81/85), intorno alle 10. La visita guidata gratuita sarà condotta da Entico Iozzelli ed Elena Bresci del Museo della Deportazione. Dopo la visita si riparte per Vernio, sempre in bus. Il rientro è previsto verso le 13. La prenotazione è obbligatoria sul sito www.visitvaldibisenzio.it. “Abbiamo voluto coinvolgere i cittadini di Vernio in questa esperienza perché la memoria è un patrimonio prezioso per ognuno e quella collettiva, quella che si fa identità e consapevolezza, lo è ancora di più – spiega la sindaca di Vernio Maria Lucarini – Un patrimonio di cui dobbiamo aver cura tutti insieme per poterlo trasmettere ai giovani. Quest’anno oltretutto si celebra anche l’ottantesimo anniversario della liberazione del campo di Auschwitz- Birkenau.”
Nel pomeriggio di domenica 26 gennaio, alle 17 al Museo della Deportazione, proiezione di testimonianze di deportati italiani ad Auschwitz e visita virtuale al Museo Statale di Auschwitz-Birkenau a cura di Michele Andreola, guida-educatore. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. La visita virtuale al museo di Auschwitz-Birkenau viene proposta anche alle scuole secondarie di secondo grado venerdì 17 gennaio, dalle 8.30 alle 10.30.
Lunedì 27 gennaio, Giorno della Memoria, dalle 9.30 alle 19.30 non può mancare l’apertura straordinaria del Museo della Deportazione e Resistenza con una visita guidata gratuita alle ore 18. E al mattino passeggiata con il Consiglio comunale dei ragazzi di Prato sulle tracce della deportazione pratese. Iniziativa promossa dalla presidenza del Consiglio del Comune di Prato in collaborazione con Aned Prato. A Montemurlo, alle 11.45, in località il Mulino, deposizione di una corona d’alloro al cippo commemorativo in memoria di Marcello Martini. Il cippo ricorda il luogo dove Martini il 9 giugno 1944 fu catturato dai nazifascisti per essere portato prima a Villa triste a Firenze e poi deportato nel lager. dove fu liberato il 5 maggio 1945. A Carmignano il clou delle celebrazioni sarà il concerto “Musica e parole. Per non dimenticare”, nel Salone consiliare (piazza Vittorio Emanuele II, 3) la sera (alle 21) ad opera dell’orchestra e coro Colline Medicee della scuola di musica “L’Ottava Nota”. Il concerto (direttore d’orchestra Massimo Annibali, maestro del coro Nicola Innocenti, direttore artistico Alessandro Bernardi) sarà accompagnato da letture di testimonianze sullo sterminio nazista a cura del Gruppo di lettura della biblioteca comunale “Aldo Palazzeschi”, che da sabato 25 dedicherà al Giorno della Memoria uno scaffale con libri appositamente selezionati.
Martedì 28 gennaio alle 17 nella sala conferenze del Museo della Deportazione “Nei giorni della Memoria…ricordiamo le grandi donne del nostro territorio” con Laura Antonelli, storica e pedagogista. Con i saluti di Maria Beatrice Grassi, presidente Soroptimist Prato. Modera Enrico Iozzelli. Evento a cura di Soroptimist Prato. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
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