Dopo i fatti di Verghereto e Seano, con il ritrovamento dei corpi di quattro gatti rapiti e poi uccisi, la comunità locale si è stretta facendo mente locale su eventuali segnali o fatti successi nei mesi precedenti. Si cerca, in sostanza, di mettere insieme i tasselli per comprendere quello che sta succedendo da due mesi a questa parte. Tra le segnalazioni utili e denunciate al Comune e alla Municipale è emersa quella di una gattara, che gestisce insieme al marito una colonia di gatti al Pinone (Carmignano). A novembre, mese di sparizione dei primi tre gatti, è stata ritrovata nei pressi della colonia una gabbia di ferro con all’interno uno degli animali ancora vivo. La trappola, con dentro una ciotola piena di croccantini, è sembrata subito insolita ma lì per lì la coppia non ci ha dato peso, come spiegano: “Delle volte può capitare che prendano uno dei gatti per adottarlo, quindi non ci siamo allarmati subito. Solitamente però veniamo avvisati, lasciano un numero di telefono, utilizzano un trasportino più idoneo. La gabbia che abbiamo ritrovato è insolita, a scatto, più piccola di quelle utilizzate normalmente, il gatto all’interno non può muoversi. Dopo averlo liberato abbiamo spostato la gabbia da un’altra parte, togliendo il cibo all’interno”. Il giorno dopo però, quando la coppia si reca sul posto per dare da mangiare agli animali, ritrova la stessa gabbia posizionata nuovamente davanti alla colonia con all’interno un altro gatto impossibilitato ad uscire. “A quel punto mio marito ha preso la gabbia e l’ha portata via, qualcuno nel frattempo era tornato per rimetterla. Solo adesso però ci siamo resi conto che quello che è successo può essere collegato alle sparizioni che ci sono state e ai successivi ritrovamenti, per questo ci siamo fatti avanti denunciando alle autorità quanto ci è capitato”. Fino a tre settimane fa, come spiega ancora la testimone, la colonia ospitava quattro gatti. Adesso ne è rimasto solo uno. “Abbiamo telefonato alle persone che gestiscono altre colonie, nella speranza che avessero trovato riparo lì ma niente. Dei gatti non c’è traccia. Non li troviamo più. Abbiamo aspettato per vedere se almeno di notte qualcuno facesse ritorno per dormire, al momento però non si sono fatti vedere- spiega ancora la donna- Pensavamo sinceramente ad una cosa buona, che qualcuno li avesse adottati come successo in passato. Adesso abbiamo paura, è sparito il gatto che hanno cercato di rubare la prima volta (un cucciolo) e con lui anche altri due gatti adulti”. La testimonianza è particolarmente utile anche e soprattutto alla luce delle recenti derive, chiunque vedesse trappole di questo tipo, movimenti sospetti o sparizioni, può denunciare chiamando le associazioni o rivolgendosi alle forze dell’ordine. Ogni dettaglio è importante per riuscire a fermare l’esclation di violenza.
Intanto però è stata organizzata attraverso il gruppo Facebook “Giustizia per i gatti di Verghereto” una passeggiata esplorativa nella zona di sparizione dei gatti. Il ritrovo è per sabato prossimo, 22 febbraio, alle 14.30 al Ristorante Olga.
(s.p.)
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