Ancora tempi lunghi per la riapertura al traffico leggero del tratto della Sr325 che dal 1 marzo è chiuso per la frana avvenuta sul monte Le Coste. La data ipotizzata del 25 marzo non è realizzabile: il cedimento della collina è molto più esteso rispetto a quanto ipotizzato in un primo momento e, quindi, bisogna proteggere e mettere in sicurezza un tratto più esteso del versante. Un cantiere che potrebbe durare anche fino alla metà di aprile. Per questo i tre sindaci della Val di Bisenzio Guglielmo Bongiorno (Cantagallo) , Primo Bosi (Vaiano) e Giovanni Morganti (Vernio) chiedono alla Regione di realizzare subito la galleria artificiale (leggi) , proposta dallo stesso presidente Eugenio Giani come soluzione per mettere in sicurezza in modo definitivo il tratto interessato dalla frana. “ Vista la complessità e la fragilità della situazione sul monte Le Coste – dicono i tre sindaci – occorre che tutti i soggetti istituzionali coinvolti si attivino per la realizzazione immediata dell’intervento. Attendiamo anche di essere convocati dal Governo, così come era stato promesso, per ribadire anche in quella sede la necessità di un intervento risolutivo.
Intanto in questi giorni i geologi e i geofisici effettueranno nuovi rilievi, dai quali, entro la fine di questa settimana, arriverà un “quadro diagnostico” completo sullo stato di salute della montagna in località Camino . Domani partiranno, invece, i lavori di posa della rete metallica sulla parte della montagna più prospiciente alla strada per il contenimento dei detriti, mentre nella parte sommitale del fronte continuano i rilievi geologici: “La sicurezza del transito è la priorità. Vogliamo riaprire al più presto la sr 325 per ripristinare i collegamenti con la valle, ma dobbiamo fare i conti con la situazione reale della frana. – spiega il presidente della Provincia, Simone Calamai- Attendiamo i risultati delle nuove indagini che ci potranno indicare le tecniche e le metodologie più appropriate per la messa in sicurezza del versate”.
Se per i residenti resta il disagio di dover continuare a utilizzare la strada per Faltugnano in direzione nord e via di Cantagallo direzione sud, per i mezzi pesanti è stato deciso di allargare le finestre di transito, che resteranno a senso unico alternato, con orario 6,30/8,30 e 17,30/19. Invariate le due previste sulle svolte di Figline in direzione Schignano per i mezzi fino a 3,5 tonnellate e altezza superiore ai 2,8mt : dalle 10 alle 11 e dalle 15 alle 16.
Intanto ferrovie dello stato ha annunciato che il 23 e 24 marzo le lavorazioni programmate sulla tratta tra Prato e Vernio saranno sospese e potenziati i servizi straordinari con collegamenti cadenzati ogni due ore.