Un patrimonio d di 75milioni e 575mila euro nel bilancio di chiusura del 2023, contributi per oltre 1milione e 100mila euro e il rinnovo di quattro convenzioni triennali con il il Pin, la Camerata Strumentale Città di Prato, l’Emporio della Solidarietà, la Fondazione Datini e il Museo del Tessuto.
Questo il bilancio presentato da Diana Toccafondi presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato in occasione dell’assemblea dei soci. “C’è un’evoluzione del ruolo delle Fondazioni di origine bancaria che vede protagonista anche Prato, pienamente coinvolta in questo processo – ha spiega – le Fondazioni sono sempre più soggetti attivi che accompagnano, inseriti nella rete istituzionale, lo sviluppo delle comunità locali guardando con particolare attenzione alle contraddizioni e agli squilibri sociali, al disagio e ai gap culturali. Dunque non più realtà semplicemente erogatrici di contributi ma istituzioni coprotagoniste nella cura del futuro”.
L’incontro è stato anche l’occasione per guardare al futuro con l’annuncio di 1 milione e 200 mila euro di contributi stanziati nel corso del 2024, la creazione di alcuni gruppi di lavoro specifici dove i singoli soci possano portare il loro contributo di competenze ed esperienze , la proposta è della consigliera Ambra Giorgi, e quella di sostenere un nuovo progetto a sostegno della casa circondariale della Dogaia, in collaborazione con altri soggetti già attivi.
E a proposito di progetti sono stati illustrati quelli attivati nel corso dello scorso anno:
Emergenza alluvione. C’è stato uno stanziamento immediato di 100 mila euro per far fronte all’emergenza destinato a famiglie e persone. La Fondazione è riuscita poi ad assicurare oltre 1 milione 300 mila euro a Comuni e associazioni attraverso il supporto del sistema delle Fondazioni italiane e toscane.
Prato Comunità educante . Destinato ai giovani che, promuovendo una vera e propria rete territoriale, vuole fronteggiare povertà educativa e dispersione scolastica. Nell’anno scolastico 2023-24 – ha ricordato il consigliere Massimo Mancini, coordinatore del progetto – sono stati coinvolti 1500 tra ragazze ragazzi, oltre 30 enti del Terzo settore, 13 istituti scolastici, con 20 progetti e numerose iniziative di restituzione pubblica alla comunità.
Tagliati su misura. Sostenuto dalla Fondazione, dal Comune e da Spes Docet e che ha già consentito il recupero di sette appartamenti di Epp destinati a nuclei familiari numerosi.
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